L’era Spalletti comincia come era finita quella Garcia: tra i fischi. L’1-1 tra Roma e Verona santificato dalla rete di Nainggolan e Pazzini su rigore, è sorprendente e giusto. D’altronde la malattia giallorossa non poteva logicamente guarire con tre allenamenti del nuovo corso. Così è sufficiente che i gialloblù – ultimi in classifica con zero vittorie in campionato e senza Toni, Viviani, Siligardi e Souprayen – facciano discreta densità in mediana e un buon fuorigioco per mettere a nudo tutti i problemi dei padroni di casa, giunti a 1 vittoria nelle ultime 11 partite, e che ormai hanno in Dzeko un caso da risolvere.
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Vestito nuovo e difetti vecchi. Anche il Verona frena la Roma
L’1-1 tra Roma e Verona santificato dalla rete di Nainggolan e Pazzini su rigore, è sorprendente e giusto. D’altronde la malattia giallorossa non poteva logicamente guarire con tre allenamenti del nuovo corso
Spalletti parte con un 4-2-3-1 che naturalmente – per caratteristiche degli interpreti – è solo lontano parente di quello visto dal 2005 al 2009. Così anche i giallorossi passano a tre dietro, mentre la mediana, impostata intorno a un lucido De Rossi, vede ai lati della coppia centrale Florenzi e Digne, con Salah e Nainggolan alle spalle di Dzeko per formare un 4-2-3-1 assai duttile, con De Rossi che scala in difesa quando Torosodis avanza e i due trequartisti pronti a stringere per lasciare le fasce agli esterni. Logico che il tourbillon tattico non aiuti la fluidità del gioco. Non è un caso che la Roma segni al primo tiro nello specchio della porta, quando – dopo un palo di Dzeko messo in moto da De Rossi – nel prosieguo dell’azione Florenzi lancia ancora De Rossi che di tacco serve Nainggolan, pronto a segnare di sinistro il suo primo gol stagionale e a diventare il 15° marcatore in campionato. Tutto qui, se si eccettuano un paio di chance che un Salah in disarmo non sa sfruttare (8 e 44’).
Ma gli sbagli in difesa (e quelli in attacco) si pagano e così l’ennesimo errore di Castan su Wszolek provoca il rigore che la bestia nera Pazzini segna nella stessa porta in cui nel 2010 realizzò per la Samp quella doppietta che tolse virtualmente uno scudetto ai giallorossi. Altri tempi.
(M.Cecchini)
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