In queste ore Gian Piero Ventura è letteralmente preso di mira da critica, tifosi e pure dal mondo social. Ieri, di rientro da Stoccolma, il c.t. è rimasto seduto per tutta la durata del volo, non ha mai abbandonato il suo posto in aereo, nemmeno per raggiungere la moglie seduta nelle file centrali. È come se avesse deciso di entrare in un ritiro tutto personale fin da subito, scrive Mirko Graziano su "La Gazzetta dello Sport".
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Ventura, c’è un uomo solo al comando. Buffon e De Rossi tireranno il gruppo
È probabile che sia lo stesso c.t. a sponsorizzare un nuovo confronto nello spogliatoio, con i due veterani in cattedra a ribadire peso, prestigio, onori e soprattutto oneri legati alla maglia azzurra
Ventura e il suo staff hanno idee già molto chiare su cosa sia venuto meno nella fase decisiva della corsa a Russia 2018. In squadra non c’è più lo spirito che aveva caratterizzato la gran parte di questo biennio: cattiveria, voglia di stare insieme e disponibilità al sacrificio che avevano illuso un po’ tutto il mondo azzurro di poter avere un buon futuro anche senza la guida di Antonio Conte. Il banco è saltato a Madrid, dopo la netta sconfitta contro la Spagna: un tracollo tecnico e tattico che è evidentemente ancora nella testa del gruppo azzurro, batosta che sembra aver minato la fiducia fra allenatore e squadra. Ad Appiano Gentile si lavora soprattutto a livello di testa, di rapporti, di motivazioni. Ventura si sta confrontando continuamente coi suoi collaboratori, e tutto lo staff è convinto di poter fare l’impresa, a patto che a San Siro si riveda però una squadra compatta. È probabile che sia lo stesso c.t. a sponsorizzare un nuovo confronto nello spogliatoio, con Buffon e De Rossi in cattedra a ribadire peso, prestigio, onori e soprattutto oneri legati alla maglia azzurra.
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