rassegna stampa

Veleni e rimpianti. Rigore: furia Roma. Simeone-Dzeko flop, la viola stoppata

LaPresse

I due attaccanti steccano davanti a Batistuta. La Fiorentina va avanti con Veretout, protesta giallorossa per il penalty. Rimedia Florenzi all’85

Redazione

Sotto gli occhi di Batistuta, Simeone e Dzeko sono tra i peggiori. Il bosniaco si è mangiato un paio di occasioni comode. Finisce 1-1, un risultato che lascia nel limbo due squadre che ancora faticano a trovare la loro vera dimensione. La Fiorentina è però in linea con gli obiettivi, mentre la Roma aveva altre ambizioni. La squadra di Di Francesco, scrive La Gazzetta dello Sport, dovrà cambiare passo se non vuole far scappare le concorrenti.

Nel primo tempo si vede solo la Roma. Bene Pellegrini e Nzonzi in mediana. Zaniolo fa una buona impressione, ma la squadra è poco cattiva. Dzeko e Fazio bruciano due buone occasioni, e su un cross di Pellegrini nel finale c'è da registrare anche un palo.  In mezzo, al 32’, c’è il vantaggio della Fiorentina su un discutibile rigore concesso da Banti. Un passaggio indietro sbagliato di Under mette in azione Simeone solo in area, il Cholito controlla male il pallone e prova a dribblare Olsen: il portiere giallorosso non tocca il pallone e forse sfiora con i guanti il piede sinistro dell’attaccate viola, che non fa niente per saltarlo e finisce per colpirlo al volto. Per Banti è rigore. Orsato alla Var non interviene perché non è evidente l’assenza di contatto. Così dice il nuovo regolamento.

Nella ripresa meglio la Fiorentina ma manca il colpo del ko con Simeone che manca l'appuntamento con il più facile dei gol. I due tecnici provano a cambiare le carte in tavolo con le sostituzioni. Di Francesco manda dentro Kluivert, poi Cristante e infine Schick. Il pareggio arriva al 40', dopo un'uscita sbagliata di Lafont che regala a Florenzi i pallone giusto da mandare solo in rete. Nella Roma si è avvertita la mancanza di un vero leader in mezzo al campo. Del resto, Totti era in tribuna con Batistuta, Strootman non c’è più e De Rossi era infortunato. Un leader non si inventa.