L’obiettivo è lì, a portata di mano, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. La proprietà della Roma, infatti, già domani potrebbe tagliare il traguardo che si era prefissato, cioè arrivare al 95% di azioni e quindi procedere al “delisting”, cioè all’uscita dalla Borsa. Ieri il rastrellamento si è fermato a quota 93,9%, ma le voci raccolte nell’ambiente finanziario fanno supporre che domani sarà il giorno decisivo. Alcuni azionisti in gergo detti “rotondi”, cioè che posseggono pacchetti di titoli consistenti, hanno contattato gli analisti proprio per chiedere informazioni sull’adesione all’Offerta Pubblica d’Acquisto lanciata dalla società e tutto lascia pensare che entro domani, o al massimo venerdì (giorno di chiusura delle operazioni), la soglia del 95% potrebbe essere tagliata, per poi uscire ad agosto. D’altronde, il “programma fedeltà” messo in piedi dal club è sostanzialmente unico in Europa e dal sapore Nba, senza contare i Friedkin per l’operazione stanno investendo circa 37 milioni. Impressioni? La strada è tracciata. La Borsa presto, in qualsiasi modo, sarà un ricordo.
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Uscita dalla borsa a un passo. Domani il giorno della verità
Ieri il rastrellamento si è fermato a quota 93,9%, ma le voci raccolte nell’ambiente finanziario fanno supporre che domani sarà il giorno decisivo
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