In fondo, il paradosso della giornata è che il titolo in Borsa ieri abbia perso il 16,67%. Le agenzie economiche lo associano (anche) alle incertezze sulla costruzione del nuovo stadio, ma questo ci fa capire che i comuni mortali, forse, fanno bene a tenersi lontano da Piazza Affari. Perché adesso questo diventa il campionato della Roma, ora prima candidata allo scudetto, visto che in un telaio già forte ha inserito Juan Manuel Iturbe, 21 anni, attaccante potenzialmente devastante, pagandolo 22 milioni, più 2,5 di premi e la quota per procure e dintorni, per un totale vicino ai 28 milioni, e rendendolo così uno degli acquisti più cari della storia del calcio italiano e il 2° della storia giallorossa, dopo Gabriel Omar Batistuta. Non a caso il presidente Setti ieri ha scritto: «È un campione assoluto, con un futuro luminoso davanti a sé. Ci dispiace aver venduto un calciatore dal talento infinito, ma certe offerte non si possono rifiutare. Ma sono convinto che ripartiremo alla grande»
rassegna stampa
Urbe e Iturbe. Juve, niente rilanci. Giallorossi ok a 28 «Subito scudetto»
A Trigoria raccontano come da settimane il d.s. Walter Sabatini ripeteva: «Iturbe va dove dico io. E se non arriva da noi, decido io il prezzo».
BEFFA ALLA JUVE Inutile dire che l’affare — oltre all’interesse della Consob, placato dal comunicato finanziario — ha suscitato l’entusiasmo della tifoseria giallorossa, anche per la prova di forza fatta nei confronti della Juventus che credeva di avere il giocatore in mano. A Trigoria invece raccontano come da settimane il d.s. Walter Sabatini ripeteva: «Iturbe va dove dico io. E se non arriva da noi, decido io il prezzo». Un atteggiamento che ad alcuni osservatori della sede giallorossa — cresciuti negli anni della rivalità feroce con i bianconeri — ha ricordato il Moggi dei tempi d’oro, ma che in realtà derivava dallo strettissimo rapporto con Gustavo Mascardi, l’agente che controlla(va) parte del cartellino di Iturbe. Insomma, la Juve è stata schiantata, tant’è che dal club filtra addirittura che tutto fosse stato già deciso non due giorni fa ma addirittura tre, quando Marotta ancora sperava nel colpo.
«VOGLIO LO SCUDETTO» Che tutto fosse già deciso lo si era capito già alle 5.20 di ieri mattina, quando l’attaccante argentino ha twittato. «Oggi sarà una giornata bellissima! Felice! Non vedo l’ora». Come mai a quell’ora? Perché, causa jet-lag, nell’elegante hotel Parco dei Principi, ai Parioli, dove alloggiava insieme alla famiglia (i genitori Juan e Miriam e la sorella Maria) non riusciva a dormire. Il sonno è tornato solo intorno alle 7, tant’è che la famiglia è uscita per fare shopping senza di lui. Iturbe ha lasciato l’hotel intorno alle 14 per recarsi all’Hilton ad incontrare il d.g. Baldissoni. Subito dopo per l’attaccante c’è stato il primo bagno di folla, visto che per il pranzo ha scelto un ristorante in centro, a Piazza Augusto Imperatore. Prime foto, primi autografi, primi incoraggiamenti per un talento che potrebbe spostare gli equilibri del campionato. Ma la giornata di Iturbe non si è chiusa qui. Ad attenderlo, infatti, c’è stata la prima tranche di visite mediche (che saranno integrate oggi) a cui ha fatto seguito la cena e la consueta lotta col jet-lag. Ma il vero chiodo fisso per l’argentino ormai è un altro: «Ora sono felice. Ho scelto la Roma perché voglio vincere lo scudetto». Concetto che lo stesso Garcia gli ha detto al telefono e che ripete a tutti i nuovi anche Sabatini, come ha raccontato ieri, alla presentazione, l’ex milanista Emanuelson.
QUINQUENNALE L’ex del Verona, cresciuto con le stimmate del nuovo Messi, ha firmato un quinquennale da circa 1,6 milioni a stagione più premi per arrivare a 2,5 milioni. L’impressione è che — se manterrà tutte le promesse che suscita — ben presto andrà guadagnare molto di più. Certo, la responsabilità che ha sulle spalle è tanta, ma condivisa con tanti. Perché la Roma da oggi non si nasconde: l’obiettivo è solo lo scudetto.
(ha collaborato Chiara Zucchelli)
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