Può essere che anche il suo cuore, domani, perda un battito. José Mourinho, infatti, tornerà virtualmente a San Siro, con la mente (faticosamente?) divisa a metà. Una parte ricorderà gli anni belli alla guida dell’Inter, l’altra invece valuterà quello che la sua Roma – ormai per la gente lo è – sarà in grado di fargli ereditare in vista della prossima stagione, scrive Massimo Cecchini su la Gazzetta dello Sport. Che sia poco o tanto, lo decideranno il bilancio, il mercato e, naturalmente, i giudizi dello “Special One”. Quella dell’allenatore portoghese sarà una sorta di marcia di avvicinamento al mondo giallorosso. Per prima cosa, alla fine del campionato, ha chiesto un report di tutta la stagione su ogni aspetto riguardante qualsiasi giocatore. L’analisi comprenderà anche il delicato capitolo infortuni, che ormai da un decennio falcidiano le stagioni della Roma, nonostante tutti i lavori che sono stati fatti ai campi di Trigoria. Questo sarà un aspetto fondamentale, anche perché la prossima annata dovrebbe nascere nel segno di una rosa ridotta a 22 giocatori, di cui 18 “adulti” e 4 aggregati dalla Primavera. Giugno, poi, sarà un mese molto importante per Mourinho, che sarà impegnato come commentatore dell’Europeo. Hanno chiesto i suoi pareri l’editore di News UK (“The Sun”, “The Times” e “Sunday Times”) e l’emittente radiofonica “Talksport”, e sono tutti contratti che onorerà. Ma giugno sarà anche il mese della vera presa di contatto con la Roma, magari insieme alla moglie Matilde, visto che i figli dovrebbero rimanere a Londra. Al momento, il club esclude blitz a maggio, ma il personaggio è grande anche per la sua imprevedibilità. Nonostante per il ritiro siano state sondate anche località austriache, la cosa più probabile è che si faccia a Trigoria, come negli ultimi anni, anche perché il centro sportivo è stato rimodernato in tutti i suoi aspetti. La prima parte della preparazione, tra l’altro, sarà senza in nazionali impegnati all’Europeo, ma l’eventuale partecipazione alla Conference League non dovrebbe provocare sconvolgimenti nei metodi di lavoro, visto che comincerà solo il 19 agosto, cioè tre giorni prima dell’inizio del campionato, fissato per il 22. Se sarà possibile, l’idea è di organizzare sfide contro avversarie di prestigio, così da preparare al meglio la squadra ai primi impegni. La preparazione, infatti, dovrebbe essere mirata per una partenza sprint, che porti subito entusiasmo al gruppo e alla piazza.
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