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Pjanic: “Totti è speciale” Ma domenica non ci sarà

(Gazzetta dello Sport – C.Zucchelli) Era un dato evidente ad inizio stagione, è tornato in auge proprio in queste ultime giornate di campionato.

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(Gazzetta dello Sport - C.Zucchelli) Era un dato evidente ad inizio stagione, è tornato in auge proprio in queste ultime giornate di campionato. La Roma mal digerisce i primi tempi, al termine dei quali sarebbe addirittura quinta in classifica (in vetta ci sarebbe il Napoli a 26, poi Juve 25, Inter 24 e Parma e Roma a 23). Prendendo in esame invece solo i secondi tempi, secondo posto confermato per i giallorossi, che avrebbero in classifica 30 punti, tre lunghezze in meno della Juve e tre più dell’Inter (e +6 sul Verona quarto).

Se da una parte Miralem Pjanic si fa portavoce del pensiero della squadra e dice «giocare senza Totti non è facile», dall’altra il bosniaco può tirare un sospiro di sollievo perché De Rossi domenica ci sarà. Ieri il centrocampista ha lavorato con il gruppo e non ha saltato neanche la partitella, al contrario dello stesso Pjanic, tenuto a riposo per evitare sovraccarichi muscolari.

NIENTE ALIBI  Intervistato da Sky, il bosniaco ha ribadito che la Roma vuole tornare a vincere e non ha cercato alibi per i 4 pari arrivati in assenza di Totti («Un calciatore speciale, il nostro punto di riferimento») e con qualche decisione sfavorevole degli arbitri. «La mia sensazione è che in 2-3 casi ci potevano fischiare dei rigori. Noi però non dobbiamo cercare scuse: se a Bergamo avessimo giocato bene il primo tempo non ci saremmo trovati a parlare di rigori».

TOTTI E I GRADONI Magari prestando attenzione anche ai diffidati: oltre a lui, anche De Rossi, Strootman, Maicon, Florenzi e Ljajic, tutti titolari (giusto il serbo è in bilico) con la Fiorentina. Sicuro assente sarà Totti, che ha svolto ancora differenziato, prima sui gradoni e poi su un percorso basato sulla rapidità. Il capitano domani dovrebbe tornare in gruppo, ma ipotizzarlo tra i convocati è un azzardo. Garcia, invece, proverà a recuperare Balzaretti: la febbre è passata ma resta da smaltire il problema muscolare.

ADDIO JULIO SERGIO  Intanto, non è più a Trigoria Julio Sergio. Quello che Spalletti definì «Il miglior terzo portiere del mondo» e Ranieri «L’arma segreta per lo scudetto» ha risolto anticipatamente - con buonuscita - il contratto che lo legava alla Roma fino a giugno. «Me ne vado dopo una vita – ha detto –, ringrazio i Sensi, l’attuale proprietà, i compagni e gli allenatori. Di questa città e dei suoi tifosi porterò sempre un ricordo fantastico». Tornerà in Brasile per giocare altri due anni.