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Uno sprazzo di Joya: “Dopo il Mondiale sarà un’altra cosa”

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L'argentino: "Ho lavorato tanto per esserci, mi sarebbe piaciuto rientrare anche prima"

Redazione

Venticinque minuti per cancellare 35 giorni. Tanto ha dovuto aspettare Paulo Dybala prima di poter rimettere piede in campo, tanto gli è bastato per cambiare volto alla Roma, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Fino al suo ingresso lenta, compassata e involuta, con lui frizzante ed efficace. In poche parole due squadre diverse, come detto anche da Mou. "Quanti punti in più avremmo avuto con Paulo – sospira l’allenatore della Roma a fine partita – Con lui abbiamo fatto di più in venti minuti (in realtà 35, ndr ) che in tutte le ultime partite. Ci è mancato per sei partite, per noi tante. Ora spero che possa tornare bene per la seconda parte di stagione".

E a vedere come Dybala ha cambiato la Roma ieri è normale che il rammarico venga eccome. "Ho lavorato tanto per esserci, mi sarebbe piaciuto rientrare anche prima – dice la Joya, che così si è fatto il regalo per i suoi 29 anni, che compirà domani – Ho guardato ogni partita della Roma in questo periodo di assenza: credo che non sia stato il periodo migliore, non siamo riusciti a trovare grandi giocate. Dobbiamo capire gli errori commessi nell’ultimo mese e lavorarci su. Dopo il Mondiale, del resto, inizia un altro campionato".

Già, anche se quello appena finito – per così dire – ha lasciato un bel po’ di amaro in bocca ai giallorossi, non fosse altro perché nelle ultime tre partite sono arrivati solo due punti (i pareggi con Sassuolo e Torino, dopo la sconfitta subita nel derby). "Ho dato subito la disponibilità al mister, avevo voglia di aiutare la squadra – continua Paulo – Dobbiamo avere più energia fin dall’inizio della partita, non possiamo aspettare che accada qualcosa per poterci accendere. Ci serve più personalità, giocare senza paura. Con il Torino sarebbe stato meglio reagire un po’ prima per avere anche il tempo di vincere".