rassegna stampa

Una Roma d’assalto. Mkhitaryan ruggisce: “Gol e assist per vincere in fretta”

LaPresse

Esterno o trequartista, l’armeno può fare la differenza. Con Smalling ha vinto l’Europa League

Redazione

Il vero colpo a sorpresa del mercato di Petrachi è stato Mkhitaryan. D’altronde, la certificazione in qualche modo arriva anche dal nome dell’agente, che è quel Mino Raiola – ieri rimasto a Trigoria fino a tardi – specializzato nello scovare talenti, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.

Ed in effetti il calciatore armeno è stato un "enfant prodige", che a trent’anni – vestendo le maglie di P’wyonik in Armenia, Metalurg e Shakhtar in Ucraina, Borussia Dortmund in Germania, Manchester United e Arsenal in Inghilterra – giunto all’età di 30 anni, ha messo in bacheca 4 campionati, 1 Coppa e 2 Supercoppe d’Armenia, 3 campionati, 3 Coppe e 3 Supercoppe d’Ucraina, 2 Supercoppe di Germania, 1 Community Shield, 1 Coppa di Lega e naturalmente una Europa League.

Inutile dire che Mkhitaryan è il re dei bomber dell’Armenia – avversaria dell’Italia giovedì prossimo – con 27 gol in 84 partite. Come dire, il c.t. Mancini è avvisato.

Risultati eccellenti, che adesso gli consentiranno di giocare da esterno sinistro, con licenza di accentrarsi e segnare, oppure da trequartista, con possibilità di mandare in porta Dzeko. "È l’inizio di un nuovo capitolo – dice il ragazzo a Roma Tv –. Farlo qui è fantastico, sono certo che questa squadra possa raggiungere grandi traguardi. Farò del mio meglio per adattarmi velocemente e aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi. Segnare ti fa sentire bene, ma anche aiutare la squadra a farlo. La cosa più importante è vincere la partita. Meglio fare assist che essere egoista. Ora sono impaziente di lavorare con Fonseca. Penso che abbia idee valide. Ho alte aspettative, penso di essere molto utile. Non guardo al numero di presenze, gioco sempre con piacere, anche fuori ruolo. E ai tifosi dico: l’importante sarà restare uniti".