Una cosa è certa, la Roma ha ritrovato il suo capitano che giochi o meno dal via anche domani pomeriggio a Como forse è anche relativo, la partita con il Braga ha lasciato il segno a prescindere, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. E non solo per il gol fatto giovedì sera e che ha aperto le danze contro i portoghesi. E neanche per quelli sfiorati dopo, a più riprese. No, la Roma ha ritrovato il suo capitano per tutt'altro: per la prestazione, per come ha riempito la partita e per come è stato accolto e salutato dalla gente giallorossa. Niente più fischi, né alla lettura delle formazioni né al cambio (giunto al 29' della ripresa con Saelemaekers), ma solo applausi e incitamenti.
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Del resto, che Pellegrini sia un giocatore fondamentale per la Roma non è neanche da discutere, basta vedere i numeri per capirlo. Con quello di giovedì sono infatti 53 i gol segnati in maglia giallorossa. Il problema era semmai un altro, quella mancanza di serenità (minata forse anche da motivazioni esterne al campo che lo hanno coinvolto senza colpe) che un po' lo turbava. E che gli aveva fatto mettere il freno a mano in un inizio di stagione difficile un po' per tutti.
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