rassegna stampa

Un digiuno di 7 anni. Roma, ora cambia la dieta Champions

L’ultima vittoria esterna risale al 2010 a Basilea. E con gli americani appena 2 successi in 17 gare

Redazione

Sono quasi sette anni che la Roma non vince una gara esterna in Champions League. L’ultima volta fu il 3 novembre 2010, con i giallorossi che passarono per 3-2 sul campo del Basilea. Un’altra era, un altro mondo. C’era ancora addirittura la famiglia Sensi, ricorda Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport". Da allora, la Roma non ha più vinto una gara esterna di Champions: nelle 8 trasferte, i giallorossi hanno raccolto solo 4 pareggi e 4 sconfitte.

Domani a Baku i giallorossi vogliono interrompere questo tabù, tornando a riassaporare il gusto della vittoria fuori casa anche in Champions League. Sulla carta, la Roma è sicuramente favorita. Attenzione, però. Perché al «Baku Olimpiya Stadionu» non sarà facile. Un po’ perché ci saranno oltre 50mila tifosi avversari, un po’ perché qui il Qarabag in questi anni ha mietuto vittime illustri: ha battuto Young Boys e Anderlecht, pareggiando per 1-1 con il Monaco e perdendo di misura (1-0) con il Tottenham. E nella scorsa stagione, scivolati in Europa League, gli azeri hanno superato il Goteborg (3-0) e il Paok (2-0), perdendo solo con la Fiorentina (2-1). Guai a prendere l’avversario sottogamba, sottovalutandolo. Perché lì ci hanno pareggiato in passato anche Inter, Celtic e St. Etienne.

Da quando sono marchiati Usa i giallorossi hanno vinto solo due delle 17 gare giocate in Champions (contro Cska e Bayer Leverkusen), pareggiandone 7 e perdendone ben otto. Un rendimento deludente, che a Trigoria puntano ad invertire già da domani. Magari, anche per festeggiare il primo compleanno di Francesco Totti da dirigente. "Sarà un compleanno molto social – ha detto ieri l’a.d. Umberto Gandini a Radio Uno – Questa con il Qarabag è una sfida importantissima, come lo è stato anche il pari con l’Atletico. Sarà importante vincere e non sottovalutare l’avversario. Saranno fondamentali gli scontri diretti, dando per scontato– e non lo è – che tutti facciano punti con il Qarabag. Vogliamo qualificarci, ma visto il valore delle avversarie, se alla fine del girone ci troveremo in Europa League la giocheremo per arrivare fino in fondo. Il campionato? Non possiamo nasconderci: giochiamo per arrivare davanti agli altri e quindi per vincerlo".