L’abbraccio all’Olimpico tra Totti e Di Natale non ci sarà, ma Strama porterà comunque 8 maglie di Totò. Tocca a Thereau. Il capitano bianconero non ha recuperato dal fastidio all’adduttore ed è rimasto a Udine. Ci proverà con Sassuolo e Cagliari ad avvicinare Altafini e Meazza a 216 gol in A. Lui è a 207. A Roma ci torna Andrea Stramaccioni («Rifinitura alla Romulea, impianto del mio quartiere, San Giovanni») che nella Capitale è nato e col club giallorosso ha avviato la carriera. «La Roma da tecnico non l’ho mai battuta. Sono romano e tifavo Roma. Se sono tra i pro lo devo a loro, a chi mi vuole bene, a Bruno Conti. Allo stadio verranno mia mamma Anna, con la quale ho visto la prima partita all’Olimpico, Roma-Saragozza, papà Sandro, abbonato con me in curva Sud per anni, mio fratello Marco e tanti amici. Ho chiesto 25 biglietti». Sulla partita: «Loro giocheranno per vincere. La chiave? I tanti duelli. Se noi, non rinunciando ad attaccare, resteremo organizzati e con voglia di soffrire e correre, potremo creare difficoltà». Strama ha voluto chiudere con Stankovic, il vice destinato a lasciare (Inter?): «Molte cose sono state gonfiate. Lui e lo staff hanno una situazione uguale, solo la mia è differente per volontà societaria».
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Udinese, Di Natale non ce la fa. Con Strama c’è la mamma
"La Roma da tecnico non l’ho mai battuta. Sono romano e tifavo Roma. Se sono tra i pro lo devo a loro" ha dichiarato il tecnico dei friulani in conferenza stampa
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