Nessun rialzo della Borsa, quello magari potrebbe esserci oggi. Ma a crescere secondo l’ultima rilevazione di 'Forbes' è il patrimonio netto di Dan Friedkin, arrivato addirittura a 4,3 miliardi di dollari. Con un occhio particolare alla beneficenza, visto che la rivista statunitense quantifica in 396 milioni di dollari (il 9% del patrimonio personale) il totale delle sue donazioni tramite la Fondazione Friedkin. Come riporta 'La Gazzetta dello Sport', questo è solo l’apice del mondo del futuro proprietario della Roma. C’è il The Friedkin Group, a cui Dan è a capo dal 1995 e che ha ereditato nel 2017, dopo la morte di papà Thomas. Una galassia di 12 società operanti in settori diversi e strategici come quello automobilistico, dell’ospitalità, e dell’intrattenimento. Un gruppo che dà lavoro a 5.600 dipendenti e permette allo stesso Friedkin di essere considerato il 504° uomo più ricco al mondo.
rassegna stampa
Tutto il mondo di Dan: auto, resort e aerei. Il club al figlio Ryan
Tanti gli interessei e le passioni del magnate texano, tra cui la beneficenza
La ricchezza Friedkin l’ha trovata grazie alla Gulf States Toyota, esclusivista a livello di distribuzione e ricambi del marchio giapponese in cinque stati americani: Texas,Arkansas, Louisiana, Mississipi e Oklahoma, per un totale di oltre 150 concessionari. Poi, strada facendo, Friedkin ha allargato il raggio dei suoi interessi anche ad altri settori: Imperative Entertainment, ad esempio, è lo studio di produzione che produce film, documentari e programmi televisivi, come 'The Square' (vincitore della Palma d’Oro a Cannes nel 2017), 'Killers of the flower moon' con De Niro e Di Caprio e 'The Mule' con Clint Eastwood.
Nel settore del turismo, invece, il gioiellino è l’Auberge Resorts Collection, con alberghi di lusso, resort e case vacanze negli Usa, Europa, Messico, Costa Rica, Caraibi e isole Fiji. E poi i circoli esclusivi di golf (il Congaree in Sud Carolina, tra gli iscritti anche Pallotta). Legendary Expeditions è invece la società che offre safari di lusso in Tanzania. E proprio nel mondo del turismo potrebbe aprire ad iniziative nuove una volta sbarcato a Roma, altro motivo per cui ha messo gli occhi sul club giallorosso. Friedkin, nato a San Diego, ha ereditato dal padre la passione per gli aerei. Dan ha iniziato a volare già a 14 anni, ne ha guidato uno nella scena finale di Dunkirk, il film diretto da Nolan che ha vinto tre premi Oscar. Tra le altre passioni c’è anche il basket e gli Houston Rockets, che un paio di anno fa ha provato anche a comprare.
La laurea Friedkin l’ha presa alla Georgetown University (Scienze e Arti) e conseguito successivamente un master in Business Administration alla Rice University. Con la moglie Debra, da cui ha avuto 4 figli: Danny, Ryan, Corbin e Savannah. La famiglia vive a Houston in una residenza da oltre 19mila metri quadri complessivi, ma ha case sparse un po’ ovunque (anche in Tanzania).
A Roma per seguire da vicino il club giallorosso si trasferirà proprio il trentenne Ryan, che finora ha operato nelle aziende del gruppo legate al settore del cinema. Tramite lui papà Dan sarà più presente, anche per dare un segnale di discontinuità rispetto al passato. Quando Dan a novembre ha visitato le strutture di Trigoria è rimasto entusiasta: in quei giorni vissuti nella Capitale c’era proprio Ryan, che sarà per la Roma quello che è un altro rampollo di famiglia, Steven Zhang, per l’Inter. Se poi saprà fare meglio o peggio ce lo dirà solo il tempo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA