rassegna stampa

Tutti pazzi per Smalling. Manolas è un ricordo e la Roma non balla più

Il centrale è il barometro della difesa giallorossa «Qui mi piace tutto. E Fonseca è uno intelligente»

Redazione

Finora una piccola grande vittoria l’ha già ottenuta Chris Smalling, facendo dimenticare più rapidamente del previsto Kostas Manolas a molti tifosi giallorossi, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.

L'inglese è diventato a tutti gli effetti il baricentro della difesa giallorossa, l’uomo su cui appoggiare un po’ tutti gli equilibri difensivi. E forse non è un caso che con lui la Roma dietro abbia iniziato a ballare anche meno. Nelle prime tre partite la Roma ha incassato sei gol, alla media di due a gara, mentre nelle restanti sei appena 5 (media di 0,83). Di queste sei Smalling ne ha giocate tre, perché all’inizio è rimasto fuori per un affaticamento all’adduttore e contro il Wolfsberg, in Europa League, è andato addirittura in tribuna per non appesantire i suoi muscoli da un sovraccarico di lavoro. Di certo, però, c’è che nelle sfide con Atalanta, Lecce e Cagliari Chris è piaciuto per tempismo, qualità ed efficacia in marcatura.

"Qui come allo United sei sotto pressione, ma devi saperlo accettare. - dice Smalling che si è raccontato al sito della Roma - Ho scelto la Roma per la città e la tifoseria. E poi Fonseca mi ha fatto sentire che mi voleva davvero, è un tecnico intelligente. In A ci sono più squadre che giocano con due punte rispetto all’Inghilterra".

Senza Smalling è tutta un’altra difesa. Fonseca oramai sembra aver optato per la coppia composta da lui e Mancini, anche se poi Kolarov è tra le certezze e Fazio è sempre pronto a rendersi utile (con Jesus nelle retrovie). "n allenamento cambiamo e dividiamo spesso gli accoppiamenti per migliorare l’affiatamento". Il suo con Roma è in crescita costante. E chissà che non possa allungarsi oltre il prossimo giugno...