rassegna stampa

Ecco tutti i big. La Roma sorride e De Rossi fa 15

Rientrati ieri tutti i nazionali assenti a Pinzolo. Sorrisi e abbracci per i giocatori che si sono prima allenati e poi hanno svolto le visite mediche

Redazione

La star è stata Radja Nainggolan col suo nuovo contratto a 5 stelle. Ma anche tutti gli altri nazionali che ieri si sono ritrovati a Trigoria per il primo allenamento dell’anno avevano il sorriso dei giorni migliori: ce l’avevano i greci Torosidis (il più abbronzato) e Manolas, ce l’aveva Keita (con inedito capello rasato) e anche Ljajic, nonostante le sirene del mercato lo vogliano sempre più lontano dalla capitale. E ce l’aveva persino Doumbia e forse il merito è stato tutto di quei tifosi che lo hanno accolto a Villa Stuart sorridenti e ottimisti, cosa che raramente gli è successo nella sua avventura romanista.

SERENITA' DE ROSSI - Non è una novità, ma i sorrisi e gli abbracci sono stati tanti anche per De Rossi: dopo una delle sue rare estati di vacanza, che ha trascorso lontano da tutto e tutti tra Cambogia, Vietnam e Thailandia in compagnia della fidanzata Sarah, è tornato sorridente per quella che sarà la sua quindicesima preparazione con la prima squadra. Ha iniziato nel 2001 con Capello, da ieri ha ritrovato l’allenatore a cui deve la sua permanenza a Roma. Brinderà ai 32 anni dall’altra parte del mondo il 24, si perderà anche i 10 anni della figlia Gaia il 16, che è anche il suo numero di maglia, ma per le feste c’è tempo. Le foto ufficiali scattate ieri lo hanno immortalato felice, i rientri a Trigoria quando il suo futuro in giallorosso era in bilico sono solo un lontano ricordo, così come sono un ricordo i calci e gli sputi sulla macchina di Miralem Pjanic dopo il derby del 26 maggio.

PJANIC MEDIATORE - Quella era un’estate calda e non solo per le temperature, in questa invece a parte l’afa anche per Miralem il rientro a Trigoria è stato dei migliori. I tifosi lo hanno accolto a braccia aperte, una ragazza gli ha perfino consegnato la tesina della maturità dedicata alla guerra dei Balcani. Lui ha ringraziato, consapevole di quanto sia importante in questo momento per la Roma. In campo e fuori, visto che da mesi fa da mediatore tra la società e Dzeko. Edin non è solo il capitano della sua nazionale, è un amico e un campione con cui si intende a meraviglia e le sue parole sono state fondamentali per convincerlo ad accettare la Roma. Ora Sabatini deve trovare l’accordo col City, ma questa è tutta un’altra storia.

I GIOVANI - Insieme ai big, nella assai nutrita delegazione che partirà per l’Australia ci sono anche i giovani Svedkauskas, Anocic, Pop, Machin, Capradossi e Di Livio. A loro il compito di sfruttare l’esperienza (non solo calcistica), come fece proprio De Rossi a Kapfenberg 15 anni fa. Aveva 18 anni Daniele, l’entusiasmo era alle stelle e dovrà essere quello che anche i giovani di oggi sono chiamati a mettere in valigia. Ancora prima degli scarpini.