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rassegna stampa

Tutelarsi con i big, far crescere i baby. Così Fonseca prova le montagne russe

LaPresse

L’allenatore della Roma e il turnover: con i “vecchi” si viaggia, senza si fatica

Redazione

Domani ritroverà i titolari, quei giocatori con cui, al momento, la sua Roma è un’altra Roma, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". Ma, al tempo stesso, Paulo Fonseca continua a lavorare sulle seconde linee. Con un obiettivo: incidere, prima di tutto, sulla loro testa. Per questo il tecnico ha parlato a lungo nei giorni scorsi con Borja Mayoral, il ragazzo ha bisogno di crescere e adattarsi. Nel frattempo, però, l’allenatore continua a chiedere un d.s. e interventi sul mercato di gennaio.

Un terzino destro, visto che Santon dovrà fermarsi 3-4 settimane per una lesione al flessore sinistro e Karsdorp e Bruno Peres non forniscono chissà quali garanzie, e un attaccante. Pronto, da inserire subito. Fonseca preferirebbe un calciatore esperto, con il nome di El Shaarawy (28 anni) in prima linea. Lui continua ad allenarsi a Roma e la Roma aspetta, l’allenatore si augura di averlo già nei primi giorni dopo Capodanno perché il tempo di fare esperimenti è poco.

Domani torneranno Dzeko e Veretout dal primo minuto, così come Mancini, assente con il Cska per squalifica. Ci sarà di nuovo Smalling, Ibanez (favorito) e Kumbulla si giocheranno la terza maglia. A centrocampo dovrebbe rientrare Pellegrini, in attacco Pedro, un altro di quelli che per il tecnico è imprescindibile. Lo spagnolo, per il modo in cui si allena, è uno dei riferimenti principali dell’allenatore. Non a caso, con Villar, Borja e Carles Perez è sempre presente, tra consigli a Trigoria e cene fuori (quando si poteva).