Turnover sì o turnover no? Ne abbiamo parlato in tantissime occasioni dall’inizio della stagione, scrive Alessandro Vocalelli su La Gazzetta dello Sport. Facendo anche paragoni con ciò che succede all’estero, per trarne ispirazione o per farne argomento di dibattito. Facendo anche riferimento alle ultime esperienze. Ad esempio quella di Guardiola che nella partita con il Real Madrid - una semifinale intensa - con il suo Manchester City non ha fatto rotazioni neppure ( o addirittura) all’interno della partita. Niente sostituzioni, si va avanti con gli stessi fino al termine della gara. E non voglio sentir parlare di stanchezza. Che fare con i giocatori fondamentali e che hanno speso di più in questa fase della stagione? Ad esempio, uno come Matic - che in casa del Bayer Leverkusen sarà fondamentale per fare da diga di fronte ai prevedibili assalti tedeschi - va spremuto o messo al riparo da un eccesso di stanchezza? Insomma, è il momento decisivo delle scelte, degli allenatori, che mai come adesso rappresentano l’ago della bilancia e devono essere una fonte di ispirazione per tutto il gruppo. Allegri, Inzaghi, Pioli e Mourinho sanno bene che quelli che verranno saranno i tre o quattro giorni più importanti della stagione e forse anche del loro futuro.
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Turnover sì o no: questa stagione la decidono gli allenatori
Allegri, Inzaghi, Pioli e Mourinho sanno bene che quelli che verranno saranno i tre o quattro giorni più importanti della stagione e forse anche del loro futuro
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