rassegna stampa

Troppi giovani in azzurro. La Roma deve rinunciare al «Beppe Viola» di Arco

La doppia amichevole dell'Italia under 16 decima gli Allievi della Roma, costretta a dare forfait dopo 30 anni. «Ci dispiace, ma possiamo capirli – spiega Franco Viola, l'organizzatore – li aspettiamo il prossimo anno».

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Gli Allievi della Roma non faranno il torneo «Beppe Viola» ad Arco di Trento, subentra il Sassuolo: notizia clamorosa, ma comprensibile, vista la concomitanza con gli impegni di Under 17 e Under 16. Che la squadra di Tedino avesse le qualificazioni all'Europeo era cosa nota e già metabolizzata: il centravanti Tumminello è forse l'uomo più in forma di questi mesi, la sua assenza avrebbe dato una possibilità al nigeriano Odianose, arrivato un anno e mezzo fa dalla Vigor Senigallia, terza scelta promossa prima riserva dopo la partenza di Scamacca.

E anche Di Nolfo, pure lui in grande spolvero, sarebbe stato sostituito in qualche modo, ma nel giro azzurro ci sono pure Marchizza e Tofanari, mentre per Ciavattini bisognava contare sulla disponibilità della Primavera. Poi è stata fissata una doppia amichevole dell'Under 16, e la Roma, che la scorsa settimana ne ha mandati 6 da Zoratto – Greco, Pellegrini, Valeau, Marcucci, Meadows e Antonucci – si è ritrovata con un numero di assenti in doppia cifra: unica imbattuta in campionato, a ranghi completi poteva sperare di replicare uno dei 5 successi (l’ultimo nel 2010), così c'era il rischio-figuraccia. «Ci dispiace, ma possiamo capirli – spiega Franco Viola, l'organizzatore – peccato perché non erano mai mancati, da oltre 30 anni. Bruno Conti era molto rammaricato: li aspettiamo il prossimo anno».