Nelle ultime tre giornate il Cagliari ha fatto 9 punti cambiando completamente la sua stagione e avvicinandosi alla salvezza, mentre la Roma ne ha conquistato uno solo affidando il sogno della Champions esclusivamente alla vittoria in Europa League e mettendo a rischio il 7° posto, scrive Gian Battista Olivero su La Gazzetta dello Sport. Questione di atteggiamento e di voglia, ben più che di tecnica o di tattica. La sfida di ieri è stata lo specchio della situazione delle due squadre: il Cagliari gioca ogni partita come fosse l’ultima e come se l’unico risultato ammissibile fosse la vittoria; la Roma sembra avere altro per la testa. E in parte è così, ovviamente: giovedì i giallorossi disputeranno l’andata della semifinale a Old Trafford contro il Manchester United ed è comprensibile che più di un pensiero sia già andato a quell’affascinante appuntamento. Ma attaccare la spina a piacimento non è facile e se due dei tre gol del Cagliari sono nati da passaggi sbagliati dei giallorossi significa che l’attenzione non era quella giusta. E l’allenatore ha le sue responsabilità: il problema non è il turnover, necessario e logico, ma il modo in cui vengono affrontate le partite. È un peccato che una squadra brillante come la Roma abbia dei momenti di inspiegabile blackout, che ne condizionano i risultati.
La Gazzetta dello Sport
Tris Cagliari, che risalita. La Roma pensa allo United
Semplici, terza vittoria di fila: non è più terzultimo da solo Giovedì la semifinale giallorossa, ma il 7° posto è a rischio
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