(Gazzetta dello Sport - A.Pugliese) Senza Totti per la prima volta dopo oltre due mesi, se si fa eccezione per i 25 minuti del recupero di Catania (dove il capitano non giocò in quanto sostituito prima dell'interruzione).
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Tridente del futuro. Totti out? La Roma cala un tris d'assi
(Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) Senza Totti per la prima volta dopo oltre due mesi, se si fa eccezione per i 25 minuti del recupero di Catania (dove il capitano non giocò in quanto sostituito prima dell’interruzione).
Senza l'anima della squadra, ma con gli uomini del futuro tridente giallorosso per la prima volta tutti insieme: Osvaldo, Lamela e Borini. Già, perché in casa dell'Atalanta, domenica, saranno loro tre a comporre l'attacco di Luis Enrique, loro che non sono mai partiti titolari insieme e che finora, insieme, hanno giocato solo 31 minuti (quelli finali di Siena, quando Osvaldo subentrò a Totti).
RAMPA DI LANCIO Qualcuno lo ha già «timbrato» come il tridente del futuro e la definizione non è sbagliata. Considerando che l'efficacia di Totti (purtroppo) andrà spegnendosi progressivamente causa carta d'identità, la Roma sembra aver trovato la formula perfetta per i prossimi anni: Lamela (più trequartista del capitano) in posizione centrale, Osvaldo (un ex atalantino, esordì in B nel 2006 proprio con Colantuono, che ieri di lui ha detto: «Era un giocatore interessante già allora. In molti parlano del suo carattere, con me non ha avuto mai problemi») e Borini (pronto a sbarcare in azzurro) come attaccanti esterni. Ed a Bergamo (dove la Roma ritroverà anche Matteo Brighi, che ha già fatto sapere «di sperare di trovare la Roma in una giornata-no, vista l'alternanza di prestazioni»), Luis Enrique dovrebbe affidarsi proprio a questa formula.
Mai utilizzata prima, se non in quei 31 minuti finali (più recupero) di Siena, quando Osvaldo sostituì Totti (che domani in Campidoglio sarà ambasciatore della campagna "This Close", progetto per combattere la poliomelite nel mondo).
STRANEZZE Solo 31 minuti, appunto. Stranezze del calcio moderno, pensando che può essere il tridente del futuro. Ma di mezzo ci si sono messi anche gli infortuni (prima Borini, poi Osvaldo) e le prestazioni (Borini è esploso nell'ultimo mese, prima dell'infortunio ha dovuto conquistarsi stima e fiducia).
Considerando fuori causa Bojan, l'unica altra possibilità a Bergamo (confermato il no dell'Atalanta «all'estensione» della tessera del tifoso) è Pjanic trequartista. Ma vorrebbe dire alterare un centrocampo che con De Rossi, Gago (in diffida, come Juan) e il bosniaco ha trovato la quadratura del cerchio (con loro dall'inizio la Roma ha vinto 3 volte su 3). Ed allora meglio dedicarsi al futuro, che può anche riguardare il centrocampista Filip Jankovic, 17 anni, nel mirino di Sabatini (deferito ieri da Palazzi per i trasferimenti di alcuni giocatori ai tempi del Palermo). «Sembra vicino alla Roma, anche se la Stella Rossa ha smentito — dice Nenad Sakic, selezionatore dell'Under 17 della Serbia — Ha un grande talento, ma negli ultimi 4-5 mesi le voci di mercato l'hanno condizionato. Se gioca come sa, può diventare un grande giocatore» (...)
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