Quando si è Special One e si arriva a 60 anni, le torte di compleanno magicamente diventano tre, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Come quelle che José Mourinho ha tagliato ieri, soffiando come di prammatica sulle candeline. La prima gliel’hanno fatta trovare nello spogliatoio i giocatori e lo staff tecnico, la seconda invece i dipendenti del club. La terza, invece, è quella che ha consumato con la famiglia e i suoi amici (Pinto compreso) in un ristorante di un hotel del centro vicino a Piazza del Popolo. Nel video della torta fatta trovare nello spogliatoio dai calciatori, è stata notata la faccia malinconica di Nicolò Zaniolo. Certo, anche lui ha battuto le mani, ma forse l’attaccante avrà apprezzato di più il modo finto burbero con cui Mourinho, alla richiesta di discorso, abbia detto solo: “Andiamo a lavorare. C’è da preparare una partita". In questi giorni ansiogeni, correre sul campo è la cosa più bella che Zaniolo possa fare.
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Tre torte e cori per Mourinho. Ma Zaniolo sembra triste
Nello spogliatoio alla richiesta di discorso, il tecnico ha detto solo: “Andiamo a lavorare. C’è da preparare una partita"
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