Panchina numero cento da dimenticare per Rudi Garcia che a Borisov vede la sua Roma piegarsi da un BATE 'stellare', capace di rifilare tre gol ai giallorossi nel primo tempo. Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", Rudi il 19 settembre 2012, in Champions, il giorno dell’inaugurazione dello stadio del Lilla, rimediò un 1-3 interno sempre contro il Bate con tre reti nel primo tempo, proprio come stavolta. Bestia nera? Possibile. Ma intanto i tifosi presenti in Bielorussia si sono stancati, e iniziano a cantare: «C’avete rotto er ca...» e il classico «Tirate fuori le palle». La ripresa dominata, i gol di Gervinho e Torosidis e la traversa finale di Florenzi non bastano, se si pensa che il Bate contro il Leverkusen aveva perso 4-1, denotando tanti limiti anche dal punto di vista tecnico. Garcia schiera in campo dal primo minuto il tridente Salah-Gervinho-Iturbe, un trio troppo offensivo e che non rientra mai in difesa. Ne consegue che il 4-2-3-1 bielorusso affonda bene su quel lato e sfrutta gli inserimenti al centro, visto che i giallorossi tengono male la linea del fuorigioco e per un tempo fanno fatica su ogni palla. L'inserimento nel secondo tempo di Iago Falque, prezioso anche in fase di copertura, e di Torosidis, con Florenzi scalato in attacco, portano energia alla Roma, ma non la rimonta completa.
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Tre sberloni e poi si sveglia. Ma è tardi, la Roma cade e ora è ultima
Disastroso primo tempo dei giallorossi, Bate avanti di 3 gol dopo mezz’ora. Garcia aggiusta la squadra. Gervinho e Torosidis illudono, la traversa di Florenzi spegne i sogni
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