La Roma, fra gli arrivi già conclusi, quelli ormai alle viste e gli obiettivi da centrare, nella prossima stagione non sarà vincolato solo al 3-4-2-1, che è il sistema di gioco a cui José Mourinho era approdato nel suo primo anno giallorosso, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Grazie ad Aouar e Ndicka, già tesserati, a Liorente e Kristensen (a un passo) e al possibile approdo di Scamacca e Adama Traoré, lo Special One ha davanti diverse soluzioni tattiche per rendere la squadra ancora più imprevedibile.
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Tre modi di essere Roma. Traoré e Kristensen: i jolly per Mou
Lo stesso allenatore portoghese in passato ha detto di non essere un grande ammiratore della difesa a tre, ma è proprio la capacità di sapersi adattare alle circostanze e alla rosa a disposizione che negli anni lo hanno reso Special.
Così nel 2021-22, capito che la squadra si sentiva più sicura con quel modulo, a cui era approdato (non senza tormenti) anche il suo predecessore Paulo Fonseca, il tecnico di Setubal non ha posto veti ideologici al cambiamento di pelle. Il vantaggio è stato chiaro: essere riusciti a interpretare in modo più efficace la fase difensiva; lo svantaggio però è stato altrettanto palese: nell’interpretazione del sistema dato dalla Roma, i gol segnati sono stati davvero pochi, tanto che quello giallorosso è stato appena il nono attacco del campionato. Così, grazie all'arrivo Aouar, il tasso di fantasia in mediana si potrebbe alzare, soprattutto agendo insieme ai piedi eccellenti di Paulo Dybala e Lorenzo Pellegrini.
Se poi Scamacca - o quello che verrà scelto al suo posto qualora non si trovasse l’accordo col West Ham - segnerà più di Abraham e Belotti, è possibile che l'equazione fra solidità e pericolosità possa diventare perfetta.
Discorso diverso quello legato al 4-2-3-1, che per tante stagioni è stato il sistema di gioco preferito da Mourinho. Sotto la sua gestione in giallorosso, oltre che nei primi mesi, si è visto all'opera soprattutto in quei frangenti in cui la Roma - per vincere o per pareggiare - doveva aumentare la spinta offensiva. Sotto questo punto di vista Celik potrebbe dare più equilibrio rispetto a Kristensen a destra, visto che a sinistra la corsia sarebbe affidata a Spinazzola, più adatto a una difesa a quattro.
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