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Trazione anteriore. Ecco il Fonseca lab: nasce una Roma con tanta fantasia e attacco a 4 stelle

LaPresse

Ora si può cambiare pelle per cercare il gol. Mkhitaryan: "Grandi traguardi per noi"

Redazione

La Roma che la dirigenza ha messo a disposizione di Paulo Fonseca potrebbe scoprire una trazione anteriore destinata a brillare, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Dalla cintola in su nel 4-2-3-1, d’altronde, in pochi potrebbero permettersi di schierare Zaniolo (o Under), Mkhitaryan, Kalinic (o Perotti) e Dzeko. E il fatto di poter accoppiare gli ultimi due, in certe situazioni, sarà un’ipotesi meno peregrina di quanto si pensi, perché certi movimenti che Kalinic ha nel suo bagaglio potrebbero risultare assai utili per la ricerca del gol, così come l’impiego di Zaniolo sulla fascia destra aiuterebbe Florenzi a soffrire di meno in fase di copertura.

L’ultimo arrivato, Mkhitaryan che potrebbe essere la stella del mercato giallorosso, ci crede: "La squadra ha un nuovo allenatore e nuovi calciatori – ha spiegato martedì sul canale Youtube della federcalcio armena, in attesa di sfidare stasera a l’Italia di Roberto Mancini con la sua nazionale – . È fantastico, dato che il team sta iniziando a formarsi e potrò avere il mio spazio. Spero che con l’aiuto dell’allenatore farò bene. Sono molto felice del mio passaggio alla Roma. Il club mi ha spiegato gli obiettivi della stagione: riportare la squadra in Champions, raggiungere la finale di Europa League e vincere la Coppa Italia".

D’altronde, se Mkhitaryan deve passare le forche caudine dell’ambientamento, più o meno lo stesso sta succedendo a Fonseca, che in Serie A sta trovando dei problemi tattici spesso diversi rispetto a quelli che gli poneva il campionato ucraino. Per esempio, il fatto che la poco digeribile difesa a tre sia spesso utilizzata, lo potrebbe portare a volte ad abbandonare il prediletto 4-2-3-1 per schierare il 4-3-1-2, potenziando così la linea mediana senza perdere di pericolosità in avanti, soprattutto se sceglierà di far giocare in coppia Dzeko e Kalinic, con lo stesso Mkhitaryan pronto a fare da rifinitore, oppure – in una versione più accorta – in alternativa da seconda punta, magari col robusto Zaniolo alle loro spalle.