rassegna stampa

Tra la Roma e De Rossi la festa non finisce mai

Domani col Pescara il centrocampista arriverà a 400 partite in A. L’esordio col Como nel 2003 «grazie» a Guardiola. Presto il rinnovo?

Redazione

La vita da calciatore di Daniele De Rossi è iniziata prima in Champions League che in Serie A: il suo debutto in campo internazionale è arrivato il 30 ottobre 2001 in un Roma-Anderlecht, mentre la prima in Italia fu oltre un anno più tardi: il 25 gennaio 2003, a Piacenza, in un Como-Roma che finì 2-0. Da quel giorno è cominciato un conteggio che ha portato il giocatore molto lontano, fino a toccare le 400 presenze nel massimo campionato.

I primi passi su un campo di Serie A li ha mossi grazie a Pep Guardiola, che trasferendosi a Brescia lasciò un buco in mezzo a Dacourt e Tommasi che Capello decise di riempire inserendo quel biondino 19enne coni movimenti da veterano. Oggi, 400 presenze più tardi, la voglia di vincere e lo spirito messi sul terreno di gioco sono sempre gli stessi, anche a sette mesi dalla scadenza del suo contratto. Un rinnovo è possibile, forse vicino, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport". Il sogno di giocare dall'altra parte dell'oceano potrebbe infrangersi, ma la ricerca dello scudetto è qualcosa di più prezioso per Daniele.

Domani, nel giorno della sua partita numero 400, Daniele e la Roma incontreranno dei volti conosciuti: Aquilani, Pepe, Crescenzi, Pettinari, Caprari, Verre e Pigliacelli, tutti provenienti dal vivaio giallorosso. De Rossi potrà specchiarsi in ognuno di loro per ricordare da dove era partito e notare le differenze con ciascuno: vedere quali tappe ha consumato e dove gli dei del calcio lo hanno condotto in tredici anni di calcio giocato.