Non possiamo sorprenderci che la Roma vada avanti in Coppa Italia superando il Cesena (terz’ultimo tra i cadetti), grazie a un 2-1 santificato dalle reti di Dzeko, Garritano e Totti. Ma se non fosse per un rigore assai dubbio realizzato dal capitano giallorosso al minuto 52 della ripresa, i supplementari parevano il logico epilogo. La squadra di Spalletti, infatti, soffre così tanto che esce all’intervallo tra i fischi, valutando ottimo lo 0-0 temporaneo, visto che i ragazzi di Camplone - già «terminator» di Empoli e Sassuolo - colpiscono un palo e costringono Alisson a due grandi parate. Morale: sono le motivazioni a fare la differenza. Quelle che la Roma ovviamente ritroverà nel doppio derby di semifinale conto la Lazio.
rassegna stampa
Totti si regala due derby. Roma ok, ma quanta fatica
Il capitano piega il Cesena all’ultimo minuto con un rigore discusso A Dzeko aveva risposto Garritano. Adesso in semifinale c’è la Lazio
Il primo tempo a condurre le danze è il Cesena, che colpisce il palo esterno con Koné e costringe Alisson a volare su colpo di testa di Ligi e su tiro di Rodriguez. In pratica la Roma - tra le più brutte dell’era Spalletti - è rimasta negli spogliatoi, anche quando l’infortunio muscolare di Perotti e l’ingresso di Dzeko fa rinascere il 4-2-3-1.
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Il vantaggio arriva solo al 23’ della ripresa grazie a una bella azione di prima rifinita da El Shaarawy per Dzeko, ma nel frattempo Agliardi sale in cattedra opponendosi a Nainggolan, Dzeko e Totti, mentre sempre il bosniaco in un paio di occasioni sfiora il palo. Il Cesena pareggia, poi Maresca fischia il penalty - il 12° stagionale per i giallorossi - per un (presunto) fallo in uscita di Agliardi su Strootman. Manco a dirlo, sul dischetto si presenta Totti cuore di ghiaccio (3 reti stagionali tutti dal dischetto), che realizza il suo 100° acuto per Spalletti. E’ il minuto 52: derby doveva essere e derby sarà. Ma stavolta gli applausi vanno al Cesena perché la Roma ha il fucile scarico.
(M. Cecchini)
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