rassegna stampa

Totti ricarica la sua Roma: “I nostri azzurri sono il futuro”

LaPresse

Il dirigente: "La Juve d’esempio, noi diamo tanti talenti a Mancini"

Redazione

Magari non gli avrebbe dato il suo, ma un altro sicuramente sì. Perché tra un Pallone d’oro vinto e uno solo accarezzato c’è un abisso. A volte colmo di ingiustizie. Esattamente quelle che non hanno mai permesso a Francesco Totti di vincere il trofeo che ha invece portato a casa Luis Figo. E che per la stella portoghese Totti avrebbe avuto pienamente diritto a esporre nella sua bacheca personale. "Francesco lo avrebbe meritato davvero – dice Figo alla presentazione de La Notte dei Re, la partita tra leggende che si giocherà il 2 giugno a Roma, al Foro Italico – A volte il Pallone d’oro lo si vince per la fortuna del momento, a volte non conta neanche quello che fai negli anni ma alcune condizioni che non puoi davvero controllare". I ricordi per alcuni versi, però, è come se Totti quel Pallone d’oro lo avesse vinto davvero. Nella considerazione della gente, nell’amore che trova in giro per il mondo e che gli viene riconosciuto ogni volta che si mette giacca e cravatta, nella nuova veste di dirigente. Come scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, un assaggio Totti lo ha vissuto anche due settimane fa, quando la Roma è volata in Qatar, a Doha, portando con sé tutti i suoi sponsor nel workshop "Together As Roma". E lì Francesco si è raccontato tramite BeIn Sports. "Da dirigente è un lavoro diverso, più difficile per alcuni versi, ma lo faccio come se facessi ancora il calciatore – ha detto –. Del campo non mi manca niente, perché vado tutti i giorni a Trigoria e sto sempre con la squadra. L’unica cosa che mi manca è spogliarmi la domenica". Poi i ricordi, almeno quelli più belli: lo scudetto e il Mondiale, gli allenatori e il suo addio al calcio: "Lasciare la Roma era pesante, ma ho capito che quella giornata sarebbe stata bella perché piena d’amore. Ai sorrisi iniziali si sono sostituite le lacrime della gente, è stato tutto molto commovente". Poi, però, Totti è andato sull’attualità. Che in Italia non può trascendere dalla Juventus, la squadra che sta per vincere l’ottavo titolo di fila. "Va presa come esempio, è forte in tutto. È la migliore in Italia e una delle migliori in Europa. Ha comprato Ronaldo, l’obiettivo penso sia vincere la Champions". Già, esattamente dove la Roma punta invece a restare il prossimo anno. E per farlo si affida anche ai suoi tanti azzurri. "Mancini sta facendo un buon lavoro con la nazionale, per fortuna tra i tanti talenti che ha ci sono anche molti romanisti: Cristante, Pellegrini, ElShaarawy, Florenzi e Zaniolo. Giocatori fondamentali per la Roma e per la Nazionale. Che deve tornare sul tetto del mondo".