rassegna stampa

Totti, il «dirigente» che sa fare gol

La società giallorossa non può lasciarsi sfuggire il capitano e la sua immensa visibilità, anche in futuro

Redazione

A meno di cinque mesi dalla scadenza del contratto Totti non ha ancora deciso se concedersi un’ulteriore stagione o accettare quel ruolo dirigenziale nella Roma a cui la sua storia lo chiama. Gli ultimi giorni, però, sembrano essere il paradigma di quello che succederà dato che Totti già agisce come uomo immagine del club. Non a caso, nella vicenda legata al nuovo stadio della Roma, la sindaca Raggi ha risposto solo a Totti, invitandolo in Campidoglio. A Sanremo, invece, è la seconda volta che andava. Ma se confrontate la performance del 2006 con quella di due giorni fa, vi accorgerete come la sicurezza di Totti nel proporsi sia lievitata in modo esponenziale, tanto da far riflettere addirittura Rai Uno su un possibile tandem Totti-Ilary per la conduzione. Insomma, Totti più o meno consciamente agisce da primo dirigente della Roma, attirando su di sé la maggior parte dei riflettori dedicati al club. In ogni caso il capitano ha detto che continuerà a ricoprire un ruolo importante, nella Roma o no. Lui negli occhi ha la parabola di Bruno Conti - a cui è molto legato - che negli ultimi tempi ha visto però diminuire il suo peso nel club. Potrebbe accadere anche a Totti? Improbabile, anche perché la mediaticità su cui galleggia regala a lui e alla Roma una vetrina unica. Elemento che basta a sperare un matrimonio che duri per sempre.

(M. Cecchini)