rassegna stampa

Totti, gusto Madrid: “Poteva essere davvero casa mia”

LaPresse

L’ex capitano: "Sono marziani, ma noi possiamo fare bella figura. Modric merita il Pallone d’oro"

Redazione

Il Real Madrid è stata la sua unica vera tentazione. E quando domani rimetterà piede al Santiago Bernabeu, anche se da dirigente, Francesco Totti penserà al fatto che quello stadio avrebbe potuto essere il suo, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport". "Nel 2004 ero indeciso, avevo un piede a Roma e uno a Madrid – dice Totti al match program del club –. Il Real ha provato a prendermi in tutti i modi: mi mandarono anche la maglia con il 10 e la scritta Totti per “aiutarmi” a passare con loro. Poi, come sempre, ha prevalso l’amore".

La storia che lega Totti al Real è lunga: "Il Bernabeu è uno stadio che può incutere timore, ma anche essere da stimolo. Io ne ho ricordi bellissimi: come la vittoria nel 2002 con un mio gol o lo stadio tutto in piedi ad applaudirmi quando entrai nel 2016. È stato il coronamento della carriera, un giorno indimenticabile. Perez? L’ho incontrato anche a Montecarlo, ai sorteggi. Ogni volta mi fa la stessa battuta, non se ne fa una ragione. E nel 2016 ha voluto la maglia autografata con la scritta “unico giocatore che ha detto no al Real". Domani, intanto, servirà serenità per far bene: "E la tranquillità di sentirsi una squadra forte. Speriamo di ripartire dal traguardo dello scorso anno, anche se sappiamo che ripetersi non è facile. Il Real è una squadra di marziani, ma abbiamo il gruppo per metterli in difficoltà. Sono andati via Zidane e Ronaldo, ma non li vedo ridimensionati. Modric meriterebbe il Pallone d’oro, è un extraterrestre, io lo darei a lui e penso lo possa vincere. Anche se non ho ancora capito bene come funziona: contano i trofei o la qualità del singolo giocatore?".