Il gol che non ha mai fatto e che sogna ancora è «di tacco o di rovesciata, anche se poi a 40 anni sarebbe dura rialzarsi». Francesco Totti, Roma, la Roma. E Ilary: «Ognuno è libero di dire quello che vuole – ha detto il capitano a Sky –. Ma per quello dell’intervista è un caso chiuso». Come evidenzia Davide Stoppini su "La Gazzetta dello Sport", non è chiusa la sua carriera («se sto bene perché smettere?»), né la corsa scudetto («ma dobbiamo diventare più cattivi»). Per il momento «mi riesce bene è il mantenimento, cioè giocare con la testa, pensare un attimo prima a quello che devo fare. Mi aiuta l’esperienza». E ancora: «Io come Del Piero? No, non andrò all’estero. Ormai ho detto che chiuderò la carriera con questa maglia». Poi, forse, la panchina: «Non mi ci vedo molto, però lo dicevo pure per molti miei ex compagni, che poi lo sono diventati. Il mio prototipo è Lippi, il modulo per questa Roma sarebbe un 4-2-3-1 alla Spalletti. Però inizierei con i bambini, sono troppo buono...».
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Totti: «Chiudo qui la carriera. E da allenatore farei il 4-2-3-1»
Chissà se dopo aver appeso gli scarpini al chiodo ci sarà la panchina per il capitano della Roma: "Non mi ci vedo molto, però lo dicevo pure per molti miei ex compagni, che poi lo sono diventati"
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