rassegna stampa

Totti: “Andreazzoli bravo, altro che traghettatore”

L’ex capitano nel suo libro ricorda il tecnico dell’Empoli «Ma sbagliò scelte contro la Lazio...»

Redazione

Dodici anni, anche se intervallati da uno stop di 18 mesi. Tanto è durato l’amore tra Aurelio Andreazzoli e la Roma, un amore che domani il tecnico dell’Empoli metterà da parte, pensando solo alla partita, come riporta Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.

Per la prima volta contro il suo passato, contro il club che l’ha accolto e valorizzato, contro la squadra che gli ha permesso di assaporare l’odore della Serie A. Dodici lunghi anni, a partire dal 2005, quando Andreazzoli arrivò a Trigoria al seguito di Luciano Spalletti (era il suo tattico), andandosene sono a giugno 2017, quando lo Spalletti bis andò in soffitta. In mezzo quei 18 mesi di assenza (dal giugno 2014 al gennaio 2016) e 17 partite alla guida della Roma: dal giorno dell’esonero di Zdenek Zeman fino alla finale di Coppa Italia persa contro la Lazio, una di quelle ferite che nella Roma giallorossa ancora sanguina.

Alla fine il rendimento di Andreazzoli con la Roma fu anche discreto, numeri alla mano: 9 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte (tra campionato e Coppa Italia). A parlare bene di Andreazzoli è stato anche Totti nel suo libro, "Un Capitano". "Il giorno dopo l’incarico mi chiama per parlarmi e mi dice che quella è la sua grande chance, che vuole giocarsela alla faccia anche della stampa che lo definisce un “traghettatore” e che gli devo dare una mano. Mi piace la sua determinazione, come ridisegna la squadra. I risultati arrivano, la squadra funziona e risale dal 9° al 5° posto, vincendo anche la semifinale di ritorno della Coppa Italia, a S. Siro, con l’Inter. Nell’ambiente c’è sorpresa, Andreazzoli sta guidando la barca senza farla schiantare sugli scogli, altro che “traghettatore”. Avesse vinto la finale sarebbe rimasto, alla fine è sempre un risultato a decidere tutto. E in quella partita sbagliò un paio di scelte, soprattutto rimettere dentro Destro per Osvaldo, che alla fine gli diede del laziale. Andreazzoli ci ringraziò e tornò a fare l’assistente. Ma è bello rivederlo in A con l’Empoli".