«Toro, spingi fino alla fine». E lui va, spinge, perché poi sa fare soprattutto quello. Torosidis è uno che ha sempre accelerato, nella vita e in campo, e ora lo fa ancora una volta. Prima in allenamento, poi in conferenza, dove annuncia lui stesso il rinnovo contrattuale con la Roma. «Ho rinnovato per tre anni (in realtà è un prolungamento con scadenza giugno 2017, ndr ), resto qui perché qui sto bene, mi piace tutto e penso di poter vincere qualcosa». Quello che sognano un po’ tutti, un traguardo ambito ma che negli ultimi giorni in molti provano a schivare.
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Torosidis, sprint, umiltà e affidabilità «Spingo per lo scudetto»
Il greco è uno che ha sempre accelerato, nella vita e in campo, e ora lo fa ancora una volta. Prima in allenamento, poi in conferenza, dove annuncia lui stesso il rinnovo contrattuale con la Roma.
UMILTA' PER TUTTI Già, vincere. È la parola chiave, che Vasilis completa così. «Vogliamo vincere lo scudetto, lavoriamo tutti per questo». Dopo Sabatini a fine campionato, Torosidis è il primo che parla esplicitamente di scudetto. In maniera latente lo hanno fatto tutti, così direttamente no. Sarà forse anche per la lingua, ma Toro ci spinge su e va fino alla fine. «Qui c’è una grande squadra, siamo forti, un gruppo di grande qualità. Se con il mercato abbiamo colmato o no il gap con la Juventus ce lo potrà dire solo il campo. Ma io non guardo alla Juve, penso solo alla Roma. E posso dire che noi ci siamo, anche se per vincere dovremo lavorare sempre con grande umiltà». La stessa che ci mette sempre anche lui. Magari non piacerà da matti, esteticamente non sarà il miglior terzino del mondo, ma quando serve è efficace e negli allenamenti non risparmia mai una goccia di sudore. E questo la gente lo riconosce, come ha fatto ieri quando nella partitella esclusivamente con colpi di testa, ha segnato un gol da applausi.
VERSATILITA' Con lui Garcia ha una garanzia, Toro può giocare a destra e sinistra. «Anche se il mio ruolo è terzino destro, è lì che rendo di più. Ma io sono uno che lavora per la squadra, ogni volta che il mister ne avrà bisogno andrò a giocare anche dall’altra parte». Per ora serve lì, a destra, anche perché Maicon ha cominciato ieri la preparazione e per le prime gare toccherà probabilmente proprio a lui sostituire il brasiliano. Il che vuol dire spingere più possibile su quella fascia, magari anche fino alla morte se serve. «Con la Champions di mezzo ci saranno tante partite, in Europa vogliamo superare almeno il girone». E chissà se ci sarà anche Benatia. «Io spero di sì, so che anche lui ha una grande voglia di vincere lo scudetto». Già, lo scudetto. Toro spinge anche lì, senza temere di esporsi.
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