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La Gazzetta dello Sport

Tifosi e la rivoluzione green pass. Per lo stadio basta una sola dose

Getty Images

Nel decreto nessun divieto sulle trasferte, ma i club sono preoccupati. Giulini, presidente del Cagliari: "Il 50% è rischioso, serviva il 100%"

Redazione

Dopo l’approvazione del decreto, che grazie all’obbligo di green pass permetterà ai tifosi di tornare a riempire gli stadi per il 50% della capienza (ma solo in zona bianca), arrivano i dettagli. Come scrive Elisabetta Esposito su La Gazzetta dello Sport, esattamente come per cinema e musei, palestre e piscine, anche per entrare allo stadio non sarà necessario aver completato il percorso vaccinale, basterà infatti una prima dose, un tampone negativo o un certificato di avvenuta guarigione. Ovviamente la durata del green pass varierà in base ai casi: per chi ha ricevuto doppia dose o vaccino monodose sarà di 9 mesi; per chi ha effettuato solo la prima dose partirà dal 15° giorno fino a quella successiva; per chi presenta tampone negativo appena 48 ore dal prelievo; per i guariti 6 mesi.

Soddisfatti a metà

Una situazione che permetterà l’accesso a più tifosi, ma che spiega la necessità di distanziamento vista la contagiosità delle varianti. Per molti sarebbe stato meglio vincolare l’ingresso a percorso vaccinale completo aprendo però gli impianti al 100%. Lo ha detto ieri anche il presidente del Cagliari Tommaso Giulini: "Avremmo preferito la riapertura totale con ingressi con il green pass. Il 50% ci preoccupa perché rischia di essere una misura fittizia. Nel senso che con il distanziamento la percentuale rischia di arrivare al 30% e non è sufficiente". C'è già qualche tifoso che si è posto subito una domanda: si potrà tornare a seguire la squadra in trasferta? Nel decreto non c’è nulla che lo vieti. Ovviamente dovranno essere rispettate tutte le disposizioni previste questo momento, che vede i contagi ancora in salita. Ma finché sarà consentito lo spostamento tra regioni, con il necessario distanziamento e la mascherina, si potranno raggiungere anche stadi lontani. Il settore ospiti potrà contenere la metà dei tifosi, ma è comunque un altro primo passo. L’importante ora è non fermarsi.