rassegna stampa

Testa, Pjanic e colpo di genio: così la Roma sfida i marziani

Bisogna chiudere le linee di passaggio, la battaglia si giocherà soprattutto sul pressing: il portatore di palla va asfissiato, gli spazi controllati. E infine cercare di sfruttare quelle poche occasioni che si avranno, con Pjanic a pescare Dzeko

Redazione

Per mettersi paura basta una cifra: nel 2015 Messi-Suarez-Neymar hanno firmato la bellezza di 117 reti. Tutto il Bayern Monaco, ad esempio, ne ha segnati 119. Un'armata invincibile. Ma, come sottolinea Garcia, il calcio è «uno dei pochi sport se non l’unico dove anche la squadra più debole può vincere ed è questo il bello del pallone». La Roma riprova a fermare i marziani, scrive Fabio Bianchi su "La Gazzetta dello Sport", ma non è più il Barça di settembre.

Quel Barcellona che si presentò in settembre all’Olimpico era meno formato, più work in progress. La Roma riuscì a fermarlo con una grande organizzazione difensiva e un colpo di geniale follia: quel gol da oltre 50 metri di Florenzi. Anche se le cose cambiano, e sono cambiate, ripetersi aiuterebbe. D’altronde anche allora c’erano i tre marziani. Solo che stavolta non basterà solo ripetersi, bisognerà superarsi. Perché Neymar sta vivendo il miglior momento, Suarez è il solito cannibale, Messi ha voglia di ricominciare e Iniesta non è più il timido giocatore di inizio stagione: è tornato ai suoi eccezionali livelli. All’andata la Roma chiuse tutti gli spazi ai blaugrana con una inedito assetto difensivo. Il problema è che De Rossi, che fu bravissimo a chiudere i passaggi tra le linee, forse non ci sarà. Di sicuro mancherà Salah, sostituito dal jolly Florenzi, che allora giocò esterno basso. Situazione diversa anche negli uomini.

Bisogna chiudere le linee di passaggio, la battaglia si giocherà soprattutto sul pressing: il portatore di palla va asfissiato, gli spazi controllati. E infine cercare di sfruttare quelle poche occasioni che si avranno, con Pjanic (centrocampista con licenza di offendere) a pescare Dzeko. Chissà che ci sia spazio per un altro colpo di geniale follia.