Una precisazione, perché a volte è doverosa. Il d.s. della Lazio Igli Tare torna a esprimersi sulla Conference League, scrive Elmar Bergonzini su La Gazzetta dello Sport.Lo ha fatto qualche settimana fa, durante una lezione alla Luiss di Roma, e, rispondendo a una domanda provocatoria di un tifoso della Roma, l’ha definita "la competizione dei perdenti". Estrapolata così una frase equivocabile, che può quasi sembrare una frecciata ai giallorossi che, nella passata stagione, l’hanno vinta. In realtà l’intento (percepito dai presenti alla lezione) era quello di spiegare che si tratta di una competizione che non è paragonabile alla Champions League a livello di introiti. Un club deve avere l’ambizione di arrivare a disputare stabilmente la massima competizione europea per crescere economicamente e, di conseguenza, strutturalmente. La crescita, con i premi che assicura la Conference, non può che essere limitata. Questo era il senso del discorso, anche se popi mediaticamente è rimasta solo quella frase.
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La Gazzetta dello Sport
Tare: “Ora che siamo in Conference dobbiamo onorarla e cercare di vincerla”
Il d.s. la definì Coppa dei perdenti: "Lo dissi perché la Lazio deve puntare alla Champions"
Con la retrocessione della Lazio in Conference, sui social, molti tifosi (soprattutto romanisti), si sono divertiti a riproporre le considerazioni del direttore sportivo biancoceleste, estrapolando la frase "la coppa dei perdenti". "Per la crescita della società sarebbe importante che la Lazio giocasse ogni anno nella massima competizione europea - ha spiegato il dirigente -, ma ora che siamo in Conference voglio che la Lazio la onori fino in fondo. Dobbiamo fare il massimo per vincere. Un trofeo infatti è sempre importante e resta in bacheca per l’eternità». Il lavoro svolto dalla società in questi anni, d’altronde, dimostra che la Lazio non snobba nessuna competizione".
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