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Tanti gol e mille pensieri: Dzeko tiene in ansia la Roma

LaPresse

Diventato il 5° cannoniere di sempre, non ha festeggiato. Ora c’è l’Inter, che lo voleva. E che tornerà alla carica

Redazione

Qualcuno dice che era solo nervoso per alcune palle che avrebbe voluto ricevere in modo diverso, qualcun altro che comunque dei piccoli pensieri nella sua testa ci sarebbero eccome, complici anche le voci di mercato che sono tornate ad aleggiare sul suo futuro.

Sta di fatto che, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, la mancata esultanza di Edin Dzeko subito dopo il gol del 2-0 al Verona qualche perplessità l’ha destata. Tanto più che non era proprio un gol banale, sostanzialmente per tre motivi: 1) era la rete che teoricamente poteva chiudere la partita, o almeno indirizzarla fortemente; 2) Dzeko non segnava da cinque partite e, si sa, quando gli attaccanti di razza tornano al gol dopo un lungo periodo di astinenza, di solito sprizzano gioia da tutti i pori; 3) quel colpo di testa è il 105° gol di Dzeko in giallorosso, una rete che lo ha consacrato come il miglior goleador straniero di sempre della Roma e il 4° in assoluto. Insomma, la rete al Verona non è stata come tante altre. Ma Dzeko non l’ha festeggiata.

 Totti è inarrivabile, Pruzzo lontanissimo, ma a Dzeko piacerebbe arrivare almeno al terzo posto. E considerando i due pali di Brescia e le due reti sbagliate nella ripresa contro il Verona, poteva essere davvero ad un passo da Amadei.

Poi, però, ci sono anche i pensieri e tra quelli di Dzeko in questo momento ci sono pure quelli rivolti al futuro. Edin è il leader indiscusso della squadra, ama Roma e la Roma e quando la scorsa estate ha firmato il rinnovo (a 7,5 milioni di euro fino al 2022) non si aspettava certo di essere nuovamente al centro di molte voci di mercato. Già, anche perché all’orizzonte c’è l’Inter di Antonio Conte, l’uomo che lo aveva convinto la scorsa estate a trasferirsi a Milano e che presto potrebbe tornare a farsi vivo.

Dovesse accadere, cosa succederebbe? Molto dipenderà anche dalla Roma e dal mercato che riuscirà a fare, sia in entrata sia in uscita. A Trigoria, ovviamente, sanno che trovare un altro centravanti del livello di Dzeko è dura, nonostante il bosniaco abbia 34 anni. La situazione economica del club non permette investimenti faraonici (anzi) e allora perdere uno del peso e del valore di Dzeko sarebbe un delitto.