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Tammy si prende subito l’Olimpico

Getty Images

Prestazione di livello all'esordio per il nuovo numero 9 giallorosso

Redazione

Quando qualcuno l’ha visto nella lista dei titolari, ha subito pensato a quella quarantena light di cinque giorni, chiedendosi se Abraham l’avesse fatta davvero o meno. Ma alla fine conta poco. Piuttosto, contano quei due assist, la traversa e l’espulsione procurata di Dragowski. E conta soprattutto l’impatto che Tammy ha avuto con Roma, con il calcio italiano, con l’Olimpico ed i colori giallorossi, scrive Andrea Pugliese su La Gazzettadello Sport. La prestazione di Dzeko sabato a San Siro aveva lasciato un po’ di amaro in bocca a qualcuno, quella di Abraham di ieri ha spazzato via qualsiasi dubbio. Con Tammy sempre sul filo del fuorigioco, sempre pronto ad attaccare la profondità. Sempre nel cuore della partita. Al momento dell'uscita l’Olimpico si è alzato tutto in piedi per salutarlo. Di certo una partenza più bella il centravanti inglese non poteva neanche sognarsela lontanamente. Certo, è mancato il gol. Ma c’è stato tutto il resto. Ed è stata tanta roba. Mourinho con Abraham ieri ha voluto rischiare, ma sapeva di poterla fare. Per Tammy è stata una settimana strana, ma aveva lavorato bene 5-6 settimane con il Chelsea, giocando anche delle amichevoli importanti contro Arsenal e Tottenham. E vederlo insieme a Shomurodov? "Per ora è troppo rischioso, vogliamo sempre pressare alti con due giocatori".E se Abraham è stato il protagonista, Mou è stato il volto più atteso. Ieri ha festeggiato la sua cinquantesima vittoria in Serie A e per la prima volta in Italia è partito con un successo. Con l’Inter aveva prima pareggiato con la Sampdoria e poi con il Bari. Ieri si è tolto questo sfizio.