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Super Abraham, nessuno come lui: punta la Nazionale. La Roma se lo gode

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Tra le punte inglesi Tammy è più prolifico di Kane, Sterling e Vardy. A Trigoria sanno di aver fatto un grande colpo

Redazione

Harry Kane? No, non ci siamo. Jamie Vardy? No, neanche lui. E neanche Raheem Sterling, altra stella del Manchester City e della nazionale inglese. No, a guidare gli attaccanti inglesi – che giochino in patria o in giro per l’Europa – è proprio Tammy Abraham, la stellina della Roma, colui che la scorsa estate era arrivato per far dimenticare Edin Dzeko e dopo otto mesi sembra giù essere riuscito nell’impresa, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Già, perché far dimenticare in così poco tempo i 119 gol del bosniaco (terzo marcatore della Roma di sempre dopo Pruzzo e Totti) non era facile, ma Tammy ci è riuscito. Certo, per raggiungerlo dovrà segnare altri cento gol, ma intanto con i 19 che ha realizzato fin qui in giallorosso è l’attaccante inglese che ha fatto più gol in Europa. Un dato che non è passato inosservato neanche al c.t. inglese Gareth Southgate, che proprio grazie alla Roma aveva iniziato a richiamare Abraham in nazionale nei mesi scorsi e che ora sembra intenzionato a portarselo anche al Mondiale che si giocherà in Qatar, tra novembre e dicembre. Del resto, Tammy una decina di partite (e tre gol) con l’Inghilterra le ha già alle spalle, non sarebbe di certo un novizio, anche se togliere il posto a uno come Harry Kane (il centravanti di riferimento di Southgate) non sarà certo facile. Ma Tammy ci vuole provare, è ovvio, accontentandosi nel frattempo di essere la sua dolce alternativa, molto più di una semplice riserva. Considerando che l’Inghilterra di oggi balla tra il 4-3-3 e il 4-2-3-1, ci sarà posto solo per un centravanti. Ma di questo Abraham non si preoccupa, lo rende molto più orgoglioso il fatto di essere il miglior marcatore inglese di questa stagione. E ora che sarà lui a calciare i rigori, quel conto di gol può diventare ancora più importante di quello che già è. E il suo record stagionale di reti, quei 26 gol realizzati con la maglia prima del Bristol City e poi dell’Aston Villa (in entrambi i casi era in Championship, la Serie B inglese), rischiano seriamente di essere superati. Del resto Tammy ha ancora a disposizione almeno altre 13 partite (11 di campionato e le due sfide europee con gli olandesi del Vitesse), che potrebbero diventare anche 18 se la Roma riuscisse davvero ad arrivare fino in fondo in Conference League, nella finale in programma a Tirana del 25 maggio prossimo. E chissà che alla fine il gol più bello Abraham non se lo stia tenendo proprio per quella gara lì.