Termina la paura, Kevin Strootman ci sarà. Sia con il Milan sia con la Juventus, le due sfide per la Roma dal profumo di scudetto. La squalifica per due giornate inflitta dal giudice sportivo Gerardo Mastrandrea è stata infatti revocata con la sentenza della Corte, che ha accolto il ricorso d’urgenza presentato dalla Roma martedì scorso. Una vittoria morale e sostanziale della Roma, che ha sempre creduto nella possibilità di poter smontare il primo dispositivo. «È stato un grande lavoro di Baldissoni e di Gandini», dice felice il presidente James Pallotta.
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Strootman non simula: squalifica annullata. Ora sfida Milan e Juve
La Corte d’Appello sul caso: «Non si può escludere che lo strattone provochi la caduta». Così ha vinto la Roma
Strootman ha voluto essere al dibattimento, insieme con il d.g. Mauro Baldissoni e l’avvocato Conte. Così alle 10 si sono presentati tutti e tre davanti alla Corte, per lasciarla circa un’ora dopo, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport". La Roma eccepiva sostanzialmente due cose: l’inapplicabilità della prova televisiva (visto che Alessandro Costanzo, il quarto arbitro, aveva visto tutto, avendo lui stesso diviso Cataldi e Strooman) per l’applicazione dell’art. 35.1.3. del codice di giustizia sportiva e la mancanza di una condotta simulatoria da parte dell’olandese. Alla fine la Corte ha deciso di accogliere il reclamo per la questione del contatto. «La norma federale pretende che la simulazione abbia il carattere dell’evidenza, nel senso che la condotta simulatoria del calciatore non sia stata, in alcun modo, determinata dal comportamento di un avversario — si legge nelle motivazioni del dispositivo di accoglimento — In questo caso, invece, non può escludersi che sulla caduta di Strootman abbia inciso la trattenuta di maglia di Cataldi, comportamento valutato come uno dei presupposti per la sua espulsione». Insomma, impossibile stabilire se Strootman sia caduto per la strattonata o per aver simulato.
A Trigoria c’è ovviamente felicità, per una sentenza considerata giusta e che evita un allargamento eccessivo del campo delle ipotesi. Il d.g. Mauro Baldissoni, in mattinata, rispondendo a Marotta aveva detto: «Ha detto delle cose giuste, sono un tifoso della Roma e Gandini è serio e competente, tanto che ci confrontiamo tutti i giorni. Pensavo che Marotta lo sapesse. E lui sa anche che motivazioni discutibili come quelle alla base della squalifica di Strootman non possono passare, è interesse di tutti mantenere la certezza del diritto».
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