rassegna stampa

Strootman chiede spazio alla Roma da Champions

L’olandese scalpita dalla voglia di giocare, ma la rincorsa al Napoli ha frenato Spalletti nell’utilizzo. A Genova possibile una chance, Falkenburg: «Carattere di ferro»

Redazione

Tre giornate per mettere anche la sua, di firma, sulla Champions. Proprio lui che, per colpa della rincorsa alla coppa più prestigiosa, ancora non è tornato a sentirsi a tutti gli effetti calciatore. È felice per il momento della Roma, Kevin Strootman, ma certamente lo è meno per se stesso, visto che dopo i 12’ col Palermo (21 febbraio) e il minuto con l’Udinese (13 marzo) non è più sceso in campo. In teoria, Spalletti avrebbe voluto farlo giocare con Bologna e Atalanta, in pratica i risultati altalenanti della squadra e la necessità di non perdere terreno dal Napoli e guadagnarlo sull’Inter lo hanno indotto a scelte diverse.

Lunedì, a Genova, spera di avere un’occasione: Pjanic è squalificato, Keita viene da due partite di fila, De Rossi gioca poco, l’avversario è sì complicato ma non ha più nulla da chiedere, se le cose si dovessero mettere bene potrebbe esserci spazio. Così come potrebbe esserci spazio la settimana successiva con il Chievo alle 12.30, magari dall’inizio, un anno e 4 mesi dopo l’ultima volta da titolare all’Olimpico: era il 6 dicembre 2014, due operazioni dopo la voglia di riprovarci è tanta, in attesa della prossima stagione, quella del definitivo rilancio.

In patria aspettano con ansia il suo rientro e per capirlo basta leggere le parole di Erik Falkenburg, suo ex compagno nello Sparta Rotterdam, oggi al Willem (non certo il club più famoso d’Olanda), che nel raccontarsi cita proprio Strootman: «Ci sono giocatori forti mentalmente, coerenti, talmente duri e talmente decisi che riescono a passare sopra ogni avversità. Il mio ex compagno Kevin è così. Io no, io sono irregolare, magari in pace con me stesso, ma non ho certamente la sua forza. E lui ne ha tanta, visto tutto quello che ha passato, è uno che punta sempre verso l’alto».

(C. Zucchelli)