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Stipendi, Uefa, plusvalenze bis: gli altri rischi della Juventus

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Il club bianconero dovrà difendersi su vari piani: il pericolo più grande è sugli ingaggi

Redazione

C’è un altro campionato che aspetta la Juve nei prossimi mesi. Il problema sono i processi, o potenziali tali, che potrebbero aggiungersi alla sentenza shock di ieri. Il Collegio di garanzia interverrà, sul ricordo, sicuramente prima dell’udienza di Torino che dovrà decidere sul rinvio a giudizio per i reati di falso in bilancio e false comunicazioni sociali. Nelle 14mila pagine trasmesse da Torino, c’è pure un’altra parola chiave: partnership. La procura federale - spiega Valerio Piccioni su 'La Gazzetta dello Sport' - non ha mai fatto nomi di squadre, ma ci sono delle supposizioni che nascono dalla lettura delle carte e che riguardano i rapporti con Sampdoria, Empoli (già giudicate e peraltro prosciolte in questa riapertura del processo), Atalanta, Sassuolo e Udinese. Rischiano anche loro? Per ora siamo a una primissima fase istruttoria e quindi siamo ancora lontani dall’eventuale deferimento e dal possibile processo.

Discorso un po’ diverso è quello sulle manovre stipendi. Nel 2020 e nel 2021, gli anni Covid, la Juventus e un buon numero dei suoi giocatori avevano concordato una riduzione dei compensi, la cui vera natura sarebbe stata però occultata da accordi non trasparenti e fuori dai canali contrattuali consentiti. Gli stessi pm, nei loro atti ufficiali hanno citato la violazione delle Noif (le Norme Organizzative Interne Federali) per intese non depositate in Lega e in Federcalcio fra il club e i giocatori. Su questo argomento rischiano però anche gli agenti e pure i calciatori (un mese di squalifica).

E la Uefa? La sensazione è che a Nyon aspettino proprio i differenti esiti giudiziari italiani prima di poter tracciare una linea e concludere. In linea puramente teorica, l’Uefa potrebbe anche decidere autonomamente di non consentire alla Juve di partecipare alle competizioni europee. Ma è anche possibile che l’organismo internazionale possa sentirsi sufficientemente rappresentato dai procedimenti italiani. I tempi comunque non sono brevissimi.