rassegna stampa

Start a maggio anche dal 16, ma federazioni e leghe vanno contro la Uefa

Rebus calendari: l’obiettivo è giocare tutte le gare che mancano. Le società ai calciatori: serve un aiuto economico

Redazione

Mettiamola così. La scena fino all’altro ieri era: tutti contro l’Europeo, devi farti più in là, non c’è posto sul calendario. Ora, invece, è cambiata. E quel tutti nasconde una potenziale contrapposizione: da una parte Leghe e federazioni nazionali, dall’altra Uefa. Nessuno vuol cedere sul format, final four (in Europa) e playoff (in Italia) non piacciono per evidenti ragioni economiche. Una partenza ad aprile, lo scenario più ottimistico per l’Uefa, potrebbe salvare tutto, Coppa Italia e playoff per l'Europeo 2021 compresi. Ma per la Serie A resta una possibilità da escludere.

La volontà dei club, espressa nella riunione Uefa di ieri, è quella di concludere la stagione: giocare tutte le partite che restano, tra Serie A e Coppa Italia. Le date della possibile ripartenza - scrive 'La Gazzetta dello Sport' - sono cerchiate a maggio, con tre diverse opzioni: 2 maggio, ipotesi oggi ottimistica, 9 maggio e 16 maggio. La prima permetterebbe di concludere il campionato il 28 giugno; le altre due avrebbero bisogno di sforare a luglio, di una o due settimane. Andrebbe richiesta una proroga per i contratti dei calciatori in scadenza a giugno. La Uefa però tende a scoraggiare questa soluzione perché si scontrerebbe con l’inizio della stagione successiva. Ci saranno delle commissioni per discutere del calendari, ma anche delle perdite: le società chiederanno anche un aiuto ai calciatori.