rassegna stampa

Stadio della Roma, Marino: “Ok ad inizio agosto”

Il Comune di Roma assicura che non ci saranno lungaggini burocratiche per dare il giudizio al progetto.

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Una spesa complessiva a carico dei privati da 287 milioni di euro. Nessun euro sborsato dal Comune, come ribadito fin dal primo giorno dal Campidoglio. Lo stadio della Roma, e tutto quello che verrà costruito intorno, da ieri è a disposizione dei cittadini: su precisa indicazione dell’amministrazione capitolina, il progetto firmato dall’architetto Dan Meis è il fiore all’occhiello della «Casa della città», spazio all’interno del Dipartimento del Patrimonio in cui vengono esposte tutte le novità urbanistiche della città. Quella che desta più attenzione è proprio l’impianto della Roma, con i lavori che, nelle intenzioni della proprietà, dovrebbero partire in primavera. Prima però serve l’ok della commissione inter-assessoriale, l’intenzione del Campidoglio è quella di accelerare i tempi: «Il nostro impegno è quello di completare un esame rigoroso in meno tempo rispetto ai 90 giorni (il termine scade il 27 agosto, ndr) previsti dalla legge — ha ammesso il sindaco Marino — . Immaginiamo invece di ultimare la parte istruttoria in meno di 70 giorni, certamente senza nessuna scorciatoia rispetto a quello che è l’interesse pubblico».

ESTATE CALDA  Dello stesso avviso di Marino anche l’assessore all’Urbanistica Caudo: «Noi dobbiamo consegnare l’esame entro il 27 agosto, ma stiamo già facendo la richiesta per la conferenza preliminare dei servizi che pensiamo di fare entro fine luglio». Sarà un’estate di lavoro, a cui poi seguirà un autunno altrettanto caldo, quando ci sarà la conferenza dei servizi vera e propria, che durerà fino a 180 giorni visto che, come sembra, sarà necessaria una variante urbanistica. 

PARNASI SERENO  L’impianto sarà costituito da 60.218 posti, 93 milioni serviranno per le opere stradali, quasi 60 per i parcheggi, mentre le «connessioni esterne» dovrebbero costare complessivamente 64,5 milioni. Nessuna preoccupazione apparente, inoltre, filtra per il fallimento della Sais, società che ha venduto l’area di Tor di Valle alla Eurnova di Luca Parnasi. A confermarlo è lo stesso Parnasi: «Siamo legittimamente proprietari, non ci sarà alcun problema». Le parole di Parnasi strappano un sorriso a Pallotta e un altro a Marino: a rendere sereno il sindaco, come ha confidato al presidente nell’incontro di qualche settimana fa negli Usa, il fatto che grazie ai privati verrà riqualificata un’intera area. E verranno creati anche migliaia di posti di lavoro.