Maurizio Veloccia, assessore all’Urbanistica del Comune, ha reso esplicito quanto la famiglia Friedkin ha intenzione di investire sullo Stadio della Roma a Pietralata 600 milioni per un impianto modulabile fino a 62.000 spettatori, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.
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Stadio, la Roma accelera su Pietralata: il Comune pronto a dare il via libera
Non solo calcio. Una spesa enorme, che contribuirà davvero a cambiare il volto dell’intero quadrante. Perché il lavoro in sinergia fra club e amministrazione sta andando avanti spedito, visto che l’assessore ha già fatto capire che le integrazioni chieste ai proponenti stanno indirizzano l’opera sul binario giusto, tant’è vero che adesso si può passare all’aspetto più delicato: la mobilità. "Nel nuovo anno ridisegneremo il quadrante di Pietralata grazie anche al grande investimento privato dello stadio della Roma. Circa 600 milioni per un impianto sportivo che potrà costituire non solo un polo calcistico ma anche luogo di aggregazione e incontro quotidiano", ha detto Veloccia. Poi ha fatto il punto sull’iter burocratico: "L’analisi dello studio di fattibilità è a buon punto, sono arrivate le integrazioni richieste e ora ci stiamo concentrando sugli aspetti trasportistici. Un progetto difficile e ambizioso, che recupera un’area abbandonata dentro la città, non aumenta le previsioni edificatorie e dà una nuova vocazione al quadrante". Insomma, una vera benedizione.
Il Campidoglio, via lettera, a fine ottobre ha chiesto alla Roma di chiarire una serie di punti, a partire dalla definizione di "un perimetro univoco dell’area dovrà essere chiaramente individuato almeno su base cartografica". Inoltre, per quel che riguarda gli aspetti economici, desidera che il piano economico e finanziario includa "i costi relativi agli eventuali espropri di diritti reali necessari per la realizzazione di tutti gli interventi previsti con le aree interessate".
Intanto il club intende affidare il progetto allo studio londinese di Populous, che ha già curato la ristrutturazione dello stadio di Tottenham e Arsenal. Morale: il lavoro da fare è parecchio, ma una cosa è certa: il Comune e la Roma intendono operare in sintonia per rispettare i vari passi de progetto.
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