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La Gazzetta dello Sport

Stadio, fu il sogno di Viola e Sensi

Rosella Sensi
All'evento di ieri presenti anche Riccardo e Rosella, figli dei due presidenti Dino e Franco

Redazione

Nel ventre dell’Olimpico, ieri, s’intrecciavano il passato e il futuro, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.

Mentre il ceo Berardi esprimeva la propria soddisfazione per il fatto che la Roma vedrà nascere il nuovo stadio a Pietralata, poco distante si aggiravano felici anche Riccardo Viola e Rosella Sensi, figli dei due presidenti – Dino e Franco – che per primi accarezzarono l’idea di un impianto di proprietà senza riuscirvi, così come del resto ha fatto il presidente Pallotta per quasi un decennio.

Dalla Magliana (1987) alla Massimina (2009), da Tor di Valle (2012) a Pietralata (2022), sembra che il capolinea sia stato raggiunto in quel quartiere che Pier Pasolini aveva raccontato soprattutto nel romanzo "Una vita violenta", quando la borgata sembrava essere il paradigma della periferia lontana dal centro sia geograficamente che negli stili di vita.

Il futuro che è cominciato ieri, però, ha le radici ben salde nel passato, se si pensa che il 17 gennaio 1987 il presidente Viola, presentando il progetto di stadio alla Magliana, disse sincero: "È un atto d’amore per Roma". I Friedkin, forse, potrebbero dire lo stesso.