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La Gazzetta dello Sport

Stadi aperti. La Serie A imita l’Europa e invia una lettera a Gravina

Stadi aperti. La Serie A imita l’Europa e invia una lettera a Gravina

Il presidente di Lega Dal Pino ha scritto alle istituzioni. Via il limite del 25%, impianti pieni con i tifosi vaccinati

Redazione

La Serie A chiede di adeguarsi ai principali campionati europei: Francia, Spagna e Inghilterra hanno già annunciato porte aperte ai tifosi dalla prossima stagione, scrive Alessandra Gozzini su La Gazzetta dello Sport . L’Italia è ancora ferma al 25%, quota che le società considerano inaccettabile: se la soglia non verrà alzata i club sono pronti a non presentarsi per la ripartenza. "Le Società di A lamentano uno stato di crisi non più sopportabile causato, in particolar modo, dalle perdite economiche subite per l’assenza degli spettatori negli stadi nelle ultime due stagioni" quanto messo nero su bianco nella nota della settimana scorsa. Danno stimato complessivamente in 1 miliardo e 200 milioni di euro, e che potrebbe aumentare nel caso in cui gli impianti restassero chiusi al pubblico. Nella stessa nota le società avevano chiesto un incontro con il governo, "con il Presidente del Consiglio Mario Draghi, con il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e con il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali". In mezzo sono stati riavviati i contatti: nel week end Paolo Dal Pino, presidente di Lega, ha scritto alle istituzioni. Un primo passo in attesa di un incontro ufficiale.  La Serie A ha già chiarito come la riapertura debba avvenire in "piena sicurezza per i tifosi e contemplando l’utilizzo del passaporto vaccinale". Stadi di nuovo pieni ma con massimo riguardo per le disposizioni sanitarie anti-Covid.