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La Gazzetta dello Sport

Squadra insieme a cena, e per José mini-turnover

Squadra insieme a cena, e per José mini-turnover - immagine 1

Quella contro il Torino sarà la 54a partita stagionale e alcuni dei pilastri sono stanchi

Redazione

Per la Roma restare o meno in Europa potrebbe fare tutta la differenza del mondo, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.A partire, naturalmente, dal mercato. Ieri, nella cena di pesce organizzata da Pellegrini solo per la squadra (mancava Abraham, alla fine c’è stato del parapiglia con dei giornalisti) in un ristorante in centro, a Piazza dei Ricci, l’idea era chiara a tutti. La classifica e la storia, infatti, obbligano a giocare due finali: una virtuale (venerdì contro il Torino) e una effettiva (quella di Conference League contro il Feyenoord, il 25 maggio). Se vincesse l’ultima, oltre a riportare un trofeo in giallorosso dopo 14 anni, lo Special One si assicurerebbe l’ingresso nella prossima Europa League. In caso contrario, se Fiorentina e Atalanta conquistassero i tre punti sabato, neppure un pari con i granata potrebbe essere sufficiente a evitare quell’8° posto che significherebbe salutare le Coppe. Invece, se la Roma arrivasse 8a e vincesse a Tirana le italiane in Europa sarebbero 8.

Il tecnico (non alla cena) non potrà abbondare con il turnover, come peraltro si è visto nelle due partite interne contro Bologna e Venezia, che hanno lasciato molti rimpianti. Certo, quella contro il Torino sarà la 54a partita stagionale e alcuni dei pilastri sono stanchi, ma come fare a rinunciare ad Abraham, ad esempio, se la vittoria è l’unica garanzia di qualificazione? Morale: nonostante il timore del Feyenoord (che sta per andare in ritiro in Portogallo), le rotazioni non saranno enormi.