Ci si rivedrà ancora lunedì o martedì, per quella che sarà a tutti gli effetti la riunione numero 111 verso il nuovo stadio della Roma, quello che dovrebbe nascere a Tor di Valle. La riunione di ieri tra il Dipartimento Urbanistica del Comune di Roma (rappresentata da Cinzia Esposito e dall’avvocato Giuseppe Loddo), la Città Metropolitana e i proponenti (rappresentati da Giovanni Sparvoli di Eurnova) ha visto fare alcuni passi avanti tra le parti, ma non sostanziali, riporta "La Gazzetta dello Sport". Il restyling della linea ferroviaria Roma-Lido è di fatto il nodo da superare per arrivare alla calendarizzazione delle ultime autorizzazioni in Giunta e Consiglio. La questione gira intorno alla "contestualità" tra l’apertura dell’impianto e la fine dei lavori di ammodernamento della linea, sulla quale la Regione Lazio investirà 180 milioni, per un flusso di lavori che dovrebbe partire nei primi sei mesi del 2021 e concludersi nella prima parte del 2023 (circa 24 mesi). Nelle previsioni della Roma, però, l’impianto potrebbe/dovrebbe essere aperto prima della metà del 2023 e il club non vorrebbe tenerlo "inutilizzato", in attesa del completamento dei lavori della linea stessa. Di questo passo l’eventuale approvazione della Convenzione urbanistica è molto probabile che si scivoli a dopo l’estate, nel mese di settembre. Sempre che tutto vada a posto.
rassegna stampa
Spunta il rischio di un altro rinvio sul nuovo stadio
Nuova riunione lunedì o martedì: la Roma non vuole dipendere dai tempi per i lavori di ammodernamento della linea Roma-Lido
© RIPRODUZIONE RISERVATA