Il dopo-derby romano stavolta si è portato dietro una querelle nobile: l’uso da parte della Roma della scritta SPQR sulle maglie. Una scelta che ha suscitato le proteste della Lazio per indebito utilizzo di un marchio storico della città eterna.
rassegna stampa
“SPQR è di tutti”. Così pure la Lazio pensa di usarlo
Visto che la Raggi ha ufficialmente sdoganato l’uso della scritta SPQR, il club biancoceleste sta pensando di metterla prossimamente sulle sue divise
Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", la risposta della prima cittadina è arrivata ieri attraverso un post su Facebook: "Non sanno come far perdere tempo e denaro e lanciano polemiche surreali ogni giorno — ha attaccato la Raggi — La scritta SPQR è un’espressione di uso comune e, per questo, non registrabile: tutti possono utilizzarla. SPQR è una espressione della quale essere orgogliosi e sulla quale non andrebbero montate strumentalizzazioni politico-sportive. In ogni caso, abbiamo verificato se in passato sia mai stato registrato dall’Amministrazione Capitolina un marchio figurativo (che è cosa ben differente rispetto alla sigla SPQR) con lo scudo e la scritta. Lo faremo noi".
Il club di Lotito ha preso atto con soddisfazione dell’intervento del sindaco. "Se la nostra iniziativa — ha detto il portavoce della società — spinge l’amministrazione comunale a depositare un marchio e a renderlo protetto, vuole dire che abbiamo colto nel segno". Ma, visto che la Raggi ha ufficialmente sdoganato l’uso della scritta SPQR, la Lazio sta pensando di metterla prossimamente sulle sue divise. Potrebbe accadere in occasione della finale di Coppa Italia con la Juve.
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