Oggi è il giorno dell’esame e l’Italia ci arriva senza dubbio molto preparata. Occorrerà capire se basterà per la commissione inglese, scrive Marco Pasotto su La Gazzetta dello Sport. Il campo dove si allenano gli azzurri è il Tottenham Hotspur Training Centre a Enfield, nord di Londra, una trentina di chilometri da Wembley. Al suo interno c’è anche “The Lodge”, l’hotel da 40 camere in cui alloggia la spedizione azzurra. È la terza sistemazione diversa in tre trasferte londinesi (la logistica è a cura della Uefa), e se non fosse per la distanza dallo stadio sarebbe tutto perfetto. Il quartier generale Spurs è una sorta di Coverciano inglese dove c’è tutto per lavorare al meglio. I campi sono talmente impeccabili da sembrare finti. La bolla azzurra prosegue in questa struttura, davanti alla quale ieri stazionavano un centinaio di tifosi con bandiere e magliette. Alla spedizione ha preso parte, come promesso, anche Spinazzola, decollato ieri mattina da Firenze assieme alla squadra. Sgradite compagne di viaggio le stampelle, alle quali per il momento non può sfuggire. “Spina”, apparso sorridente e di buon umore, si è seduto in panchina a osservare la rifinitura e la sua presenza, dopo la pioggia di dediche arrivate dallo spogliatoio, contribuirà ad aggiungere un ulteriore stimolo nei compagni. La sgambata è iniziata con un po’ di torello (preceduto dall’immancabile sfida a colpire la traversa dalla distanza), seguito da esercitazioni tecniche e e dal discorso motivazionale di Mancini: tutti in cerchio per un paio di minuti ad ascoltare il c.t., con applauso finale. Poi, le ultimissime prove tattiche e quindi l’inizio dell’avvicinamento alla sfida. Mancini nelle vesti di Braveheart dà una certa carica.
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Spinazzola sale sul charter e dà la carica agli azzurri
Il terzino operato in viaggio con i compagni. La squadra ospite del Tottenham
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